Sondrio, ladri in chiesa: via la bussola delle offerte

Dopo un analogo furto compiuto a inizio anno, nuovo colpo sabato ai danni della Beata Vergine del Rosario Le telecamere hanno immortalato due ignoti mentre portavano via il contenitore sopra una piccola sedia a rotelle

Sondrio

Hanno agito indisturbati, attorno alle 12.35 di sabato, i due ignoti con il volto travisato che hanno asportato una bussola per le offerte dalla chiesa della Beata Vergine del Rosario. Ma sono stati immortalati dalle immagini della videosorveglianza, attraverso le quali è stato possibile ricostruire la dinamica dei fatti. E che quest’oggi saranno consegnate alle forze dell’ordine da don Mirco Sosio, collaboratore della Comunità pastorale, che presenterà una denuncia per l’accaduto. La seconda in poco più di un mese.

Nella chiesa del quartiere di viale Milano l’anno era già iniziato nel peggiore dei modi, con un furto compiuto anche in quel caso, il 1° gennaio, ai danni di una bussola per le offerte. Forzata da un uomo noto ai sacerdoti, una di quelle persone che a causa di diversi disagi più volte si presenta fuori dalle chiese in cerca di sostegno economico. La denuncia, in quel caso, ne riportava nome e cognome.

Secondo episodio

Dopo quell’episodio, don Mirco, che negli ultimi mesi ha guidato i lavori per la riqualificazione interna della chiesa del Rosario, ha voluto acquistare una nuova bussola. «L’abbiamo scelta in metallo, antiscasso, anche zavorrata», riferisce il sacerdote, che mai avrebbe pensato che dopo nemmeno tre settimane sarebbe stata rubata con il suo contenuto.

Un magro bottino, di poche decine di euro. Quindi, oltre il danno la beffa. Perché la nuova bussola aveva un valore di quasi 700 euro. E per aprirla i ladri hanno certamente dovuto utilizzare una smerigliatrice angolare o altri attrezzi.

I due ladri sono entrati in chiesa dalla porta principale, portando con sé una piccola sedia a rotelle, sulla quale hanno sollevato la bussola del peso di circa 60 chili, e una coperta utilizzata per avvolgere il maltolto.

Quindi, sono usciti dalla porta laterale per raggiungere largo Stella, dove presumibilmente ad attenderli c’era un complice o comunque avevano pronta un’automobile per la fuga. Ma l’impianto di videosorveglianza della parrocchia non si estende oltre il sagrato. Dove si fermano anche le certezze sull’accaduto. Toccherà alle forze dell’ordine scoprire il resto.

Secondo il sacerdote non sarebbero «i soliti sbandati che vagano per la città» ad aver commesso il furto, ma «qualcuno di più furbo e organizzato: non hanno mai guardato verso le telecamere, avevano il cappuccio abbassato e delle mascherine alzate fino agli occhi».

La notizia

A dare notizia del furto ai parrocchiani è stato, nelle messe di sabato sera e di ieri mattina, lo stesso don Mirco. Sia per sollecitare a segnalare se qualcuno avesse visto, nell’orario del furto, qualcosa di utile da riferire alle forze dell’ordine, ma anche per comunicare la decisione di tenere chiusa la chiesa, d’ora in poi, negli orari del pranzo.

«È triste che dobbiamo chiudere la chiesa del nostro quartiere a causa di fatti come questo», ha affermato il sacerdote che, negli anni passati, aveva già sventato tentativi di furto cogliendo in flagrante gli autori. E che ora ha ricollocato la vecchia bussola, dismessa dopo il furto del 1° gennaio e poi riparata, nella speranza che nessuno riprovi ad arrecare danni per assicurarsi poche monete.

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