
Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 17 Luglio 2025
Sondrio, torna l’idea della piscina all’aperto al Parco Bartesaghi
L’interpellanza dei gruppi consiliari di minoranza riaccende il dibattito. Era già stata proposta nel 2022 per contrastare la calura estiva e favorire lo svago.
Sondrio
Temperature elevate e acque del Mallero vietate: torna di grande attualità l’ipotesi di realizzare una piscina all’aperto, magari al parco Bartesaghi, il polmone verde nell’area sud-ovest della città, particolarmente amato e frequentato.
La possibilità di un impianto natatorio en plein air rappresenterebbe un’alternativa importante per chi resta in città, a partire dai ragazzi che ora affollano le rive dei torrenti e, in particolare, le Cassandre del Mallero, dove però vige il divieto di balneazione poiché non vi è alcuna garanzia di sicurezza. Nel passato più remoto c’erano le vasche al castelletto, lungo l’Adda; più recentemente ci sono state le piscine al Tennis; da anni non c’è più nulla.
A sollevare il dibattito sulla questione è ora l’interpellanza presentata dai gruppi consiliari di minoranza Futuro Insieme e Sinistra per Sondrio per il consiglio comunale della prossima settimana.
«In città, oltre alla piscina comunale coperta al Centro Merizzi, non ci sono impianti che soddisfino le esigenze estive di refrigerio e di svago per i cittadini – le premesse del documento –. Già nell’estate del 2022 si era aperto un dibattito sulla creazione di uno spazio organizzato, come
una piscina all’aperto, per contrastare la calura estiva e, al tempo stesso, consentire lo svago. L’assessore allo sport della giunta di allora, che è anche quello di adesso, Michele Diasio, aveva confermato che l’amministrazione aveva interesse alla creazione di un luogo sicuro per la balneazione estiva dei sondriesi, ma che se ne valutavano anche i costi di mantenimento con tutti i servizi accessori che avrebbe comportato. L’ipotesi allora più accreditata era quella di creare un ’lido’ sicuro al Parco Bartesaghi, nei pressi del bar e del campo da beach volley. Le reazioni alla notizia della disponibilità dell’amministrazione alla creazione di una piscina all’aperto furono favorevoli, non solo tra i cittadini, ma anche tra le forze politiche delle minoranze in consiglio comunale».
Non se ne fece nulla. La questione, però, rimane di estrema attualità. Con l’aumento delle temperature, soprattutto in estate, a causa del cambiamento climatico, molte amministrazioni locali – per non parlare dei privati cittadini – si sono mosse per realizzare piscine all’aperto.
«Non è necessario pensare a strutture enormi e complesse per quanto riguarda la realizzazione e
il mantenimento – sottolineano i consiglieri Rita Dioli e Alberto Maspero – ma piuttosto a un impianto a impatto ridotto in una porzione di territorio che sia già di proprietà del comune e che necessiti di una riqualificazione. Il Parco Bartesaghi ha mostrato nel corso degli anni una grande vitalità e un eccellente grado di adattabilità alle esigenze di utilizzo della cittadinanza, e le vie di accesso sono state potenziate nel corso degli anni rendendolo sempre di più una realtà centrale per la città, molto frequentata da persone con età e interessi diversi».
E dunque i due gruppi consiliari chiedono al sindaco e alla sua giunta di sapere se ci sia interesse per l’iniziativa ed eventualmente se l’amministrazione abbia già pensato o possa pensare, in tempi brevi, di commissionare un progetto preliminare che definisca le caratteristiche e la funzionalità di un eventuale impianto inserito nel contesto del parco, nonché, ovviamente, la fattibilità tecnica, economica e amministrativa della realizzazione.
Considerando anche che, essendo la piscina all’aperto più vicina a Bormio, l’impianto avrebbe una valenza sovracomunale.
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