Trasloco forzato
delle associazioni
In due senza sede

iEntro la fine dell’anno tutti i sodalizi dovranno lasciare palazzo Guicciardi, proprietà Bim. Alcuni finiscono in viale Milano, altri nell’ex Balilla

Alcune sono già state trasferite nel palazzo ex Balilla, altre lo faranno nella nuova casa delle associazioni che sarà realizzata in collaborazione con Pro Valtellina in città, Anpi e Istituto sondriese per la storia della resistenza e dell’età contemporanea (Isserc), invece, sono ancora senza sede perché quella offerta dal Comune non è stata ritenuta idonea.

Si è tornati a parlare del trasloco delle associazioni ospitate nel palazzo del Bim lunedì sera a palazzo Pretorio in occasione della commissione terza.

Un tema che già nel recente passato, non appena il Consorzio ha comunicato la volontà di tornare nel pieno possesso degli spazi recedendo dalla convenzione in vigore dal 2004, aveva fatto molto discutere fuori e dentro le aule municipali.

All’ordine del giorno della commissione c’era proprio lo svincolo della servitù di uso pubblico a favore del Comune delle porzioni immobiliari al secondo piano di palazzo Guicciardi. Uno svincolo che, come già anticipato dal bilancio del Consorzio imbrifero approvato la settimana scorsa, porterà nelle casse di palazzo Pretorio un indennizzo di 225mila euro e un risparmio di 2.500 euro all’anno di spese di manutenzione del giardino.

Il trasloco dei sodalizi che avrebbe dovuto essere concluso prima a giugno dello scorso anno, poi a dicembre, sta ora andando avanti più alacremente. Il termine ultimo fissato dall’accordo con il Bim porta la data del 31 dicembre di quest’anno.

Contestualmente va avanti anche l’operazione di realizzazione di una vera e propria casa delle associazioni in collaborazione con la Pro Valtellina e il Centro di servizio per il volontariato (Csv). «In viale Milano, dove c’è la fontana - ha spiegato l’assessore al Bilancio, Ivan Munarini - verrà ristrutturato l’immobile di proprietà di Pro Valtellina dove saranno ospitate alcune delle associazioni che hanno sede al Bim. Associazioni che partecipano attivamente a questa iniziativa anche da un punto di vista economico, così come farà il Comune che darà il suo contributo».

«Altre si sono già trasferite con soddisfazione nel palazzo ex Balilla e ad altre ancora - ha aggiunto l’assessore - sono stati proposti spazi uguali se non addirittura maggiori rispetto a quelli occupati finora. Allo stato attuale sono soltanto due i sodalizi che non hanno trovato una collocazione idonea, che non hanno condiviso la strada dell’accordo».

Si tratta di Anpi e Issrec cui l’amministrazione comunale ha prospettato la possibilità di un trasloco in alcuni locali alla Piastra che però le associazioni hanno giudicato inadeguati per collocazione e perché luoghi umidi dove conservare i preziosi archivi risulterebbe quantomeno complicato.

Contro la scelta di trasferire le associazioni da palazzo Guicciardi si è espresso anche il capogruppo dem Michele Iannotti : «Questi del Bim erano spazi idonei in centro città che davano prestigio al prezioso lavoro delle associazioni - ha ricordato -, cancellare la convenzione non è una buona idea. L’assessore parla di un percorso avviato con soddisfazione, ma lo sarebbe se la richiesta di realizzare la nuova casa delle associazioni fosse venuta direttamente dai sodalizi. Qui, invece, dobbiamo ricordare che è stata la necessità espressa dal Bim di riavere gli spazi per farne una sorta di fondazione a spingere verso una soluzione alternativa». Ricostruzione contestata da Munarini che invece ha rimarcato non soltanto la soddisfazione di (quasi) tutte le associazioni, ma anche la condivisione dell’operazione per avere spazi più idonei, «tanto che - ha ricordato l’assessore - pagheranno per la realizzazione della casa. Per questo direi che è un’iniziativa più che valida».

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