Treni in ritardo, altra domenica di passione per la provincia di Sondrio. Non passa giorno, ormai, in cui in Valle non ci sia almeno un guasto all’infrastruttura ferroviaria: nonostante i lavori condotti da Rfi nelle passate stagioni estive e in vari fine settimana durante l’anno, i problemi legati agli impianti e agli scambi sembrano rimanere sempre gli stessi. Nel pomeriggio, in particolare, a funestare la regolare circolazione è stato «un guasto a un passaggio a livello che si è verificato nelle vicinanze della stazione di Ponte in Valtellina», come segnalato tempestivamente da Trenord tramite sito e app. Nell’attesa dell’«intervento dei manutentori del gestore dell’infrastruttura ferroviaria», dopo le 14 i treni hanno accumulato «ritardi medi di 40 minuti». Decisamente tanto.
Anzi, troppo, soprattutto se si pensa all’utenza media della domenica pomeriggio: gli studenti, in primis, di ritorno a Milano per la ripresa delle lezioni in università. Senza dimenticarsi nemmeno dei tanti turisti che, nell’ultimo fine settimana, hanno trascorso qualche giornata di ferie a Sondrio in occasione degli eventi in città. Nel dettaglio, per il guasto al passaggio a livello di ieri, il RegioExpress 2833 diretto a Milano è rimasto fermo per più di mezz’ora nei pressi di Ponte, iniziando di fatto il viaggio con 45 minuti di ritardo. Procedendo in direzione opposta, il diretto 2826 delle 13.20 dalla stazione Centrale per Tirano è giunto a Sondrio 21 minuti dopo il previsto e da qui non si è mosso per circa tre quarti d’ora, in attesa del ripristino della circolazione.
A catena, naturalmente, molti dei successivi convogli hanno riportato ritardi significativi: bisogna considerare, infatti, il grosso limite del binario unico in quasi tutta la provincia di Sondrio e l’alto Lecchese.
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