
Cronaca / Valchiavenna
Giovedì 13 Luglio 2017
Auto e moto finite sulla pista ciclabile
«Gli episodi a rischio sono frequenti»
Con gli ultimi incidenti l’allarme sicurezza nel tratto tra Santa Croce di Piuro e Villa. Tam: «Approfondire la questione con Anas». Iacomella: «È opportuna una valutazione».
Auto e moto escono di strada e piombano sulla ciclabile. È successo due volte in meno di due mesi e solo la fortuna ha evitato conseguenze drammatiche anche per pedoni e ciclisti. In Val Bregaglia, tra Santa Croce di Piuro e Villa, è allarme sicurezza sull’itinerario ciclo pedonale.
Non tanto per quello che accade sulla striscia d’asfalto percorsa a piedi o in bicicletta, quanto per le conseguenze legate alla vicinanza fra statale e pista. E adesso le istituzioni riflettono sulla pericolosità di quel tratto. In entrambi i casi si può parlare di doppia tragedia sfiorata.
A maggio, l’incidente provocato dall’impatto fra una macchina e una moto aveva provocato il volo del mezzo a due ruote sulla ciclabile. La donna in sella aveva riportato delle ferite molto serie, ma dalle persone che avevano assistito alla scena era emersa un’altra considerazione. Solo una coincidenza fortunata aveva evitato il coinvolgimento di altre persone nell’incidente. Una dinamica simile si è ripetuta due giorni fa, quando l’utilitaria condotta da un pensionato di Colico uscendo di strada ha urtato contro la rete di protezione della pista e, probabilmente, contro il ceppo di una pianta tagliata situata a fianco di un grosso sasso. Entrambi fattori che hanno quasi certamente contribuito a rallentarne la corsa.
«Prendiamo atto di questa situazione – rileva il sindaco di Villa di Chiavenna Massimiliano Tam -. Non abbiamo dubbi sul rispetto delle regole che hanno determinato la costruzione, ma abbiamo osservato che gli episodi a rischio sono frequenti. Non c’è solo la velocità a rendere pericoloso questo tratto di statale del Maloja, visto che basta un malore per determinare potenziali pericoli. Considerati questi ultimi casi potrebbe essere il momento di approfondire la questione con Anas». Il parere di Omar Iacomella, sindaco di Piuro – l’altro Comune dove la ciclabile affianca la statale – e vicepresidente della Comunità montana, l’ente che ha promosso la realizzazione degli itinerari. «Innanzitutto speriamo di non dover assistere a una tale frequenza degli incidenti in quel punto – premette -. Ma i rischi sono emersi con chiarezza e quindi è opportuna una valutazione della situazione». I dubbi sono tanti. L’itinerario ciclo pedonale è stato realizzato molti decenni dopo la statale, quindi vari elementi fanno pensare che eventuali rimedi siano di competenza degli enti locali e non dell’azienda delle strade. Anche i ciclisti esprimono il proprio punto di vista. Lo dimostrano le parole di Maurizio Petta, rappresentante della sezione dell’Us Chiavennese che si occupa di mountain bike.
«La situazione complessiva delle ciclabili a livello di sicurezza è buona, anche se ci sono alcuni punti pericolosi e ogni miglioramento sarebbe apprezzato, a cominciare di punti nei quali si incrociano o sono molto vicine statali e piste».
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