«Discarica chiusa, un problema grave»
Un incontro per cercare la soluzione

Gordona, per imprese e artigiani tempi più lunghi e costi più alti per conferire gli inerti. Vertice in Provincia tra amministratori e categorie. «L’incontro è stato positivo».

Conferimento inerti, scarti di piccoli cantieri e problemi di logistica, Secam chiude Gordona, riferimento per tutta la provincia di Sondrio per questi residui di lavorazione, il nuovo centro di raccolta viene stabilito a Lovero, e si evidenziano problemi, serve forse «una diversa ripartizione di questi snodi di conferimento, forse meno accentrata».

Continuano le prese di posizione sulla discarica che ha chiuso i battenti. Ieri il presidente della Provincia Elio Moretti, ha chiarito la posizione dell’ente. «Sul problema della chiusura della discarica a Gordona – ha detto – abbiamo avuto un positivo confronto tra i portatori di interesse. Si sono riuniti dietro mia convocazione, i principali attori, con me c’erano i funzionari tecnici della Provincia, i rappresentanti di Confartigianato Imprese Sondrio e i rappresentanti della Secam, sgestore della discarica». Durante l’incontro Confartigianato ha illustrato le difficoltà insorte a seguito della recente chiusura. «Le imprese – ha precisato il presidente – sono ora costrette a conferire i rifiuti provenienti dal settore dell’edilizia e dei marmi e pietre in località più distanti. Con un conseguente aumento dei costi per lo smaltimento, aumento che ha una notevole ripercussione sull’esercizio delle imprese stesse». Dal tavolo è emersa la necessità di valutare possibili soluzioni nel breve, medio e lungo termine, considerando anche l’eventuale riutilizzo degli scarti di lavorazione.

La Provincia ha assicurato da subito il proprio sostegno «sotto il profilo tecnico per giungere alla risoluzione del problema». Alla conclusione del confronto i convenuti hanno condiviso l’opportunità di istituire un “tavolo tecnico”, coordinato dalla Provincia, al quale parteciperanno Confartigianato Imprese Sondrio e Secam. «L’incontro è stato molto positivo – ha affermato Moretti - abbiamo condiviso la necessità di iniziare un percorso comune e valutare le possibili soluzioni. Le decisioni condivise portano sempre buoni frutti e sono convinto che riusciremo a trovare la migliore risposta».

Il presidente della Comunità montana Valchiavenna Davide Trussoni ha incontrato giovedì il presidente provinciale Moretti. «Sicuramente per noi la chiusura della discarica, è un problema – ha commentato – in particolare per il settore lapideo molto attivo in Valchiavenna. Si è discusso di come si debba trovare una soluzione». Mario Guglielmana, sindaco di Gordona, ha nel frattempo confermato, «La discarica è chiusa, esaurita, non c’era più spazio. Secam ha già individuato il nuovo spazio. Noi per parte nostra credo che abbiamo dato, abbiamo sacrificato 60.000 metri quadri per una discarica di inerti di servizio per tutta la provincia. Si sapeva da almeno 10 anni che saremmo arrivati a esaurirne la capacità. Auspico che ci siano in provincia di Sondrio almeno tre centri di smaltimento, nelle nostre zone, in Media Valle e in Alta Valle».

Preoccupazioni anche da Samolaco. «Chiusura della discarica inerti problema per tutta la Valchiavenna – ha detto infatti il sindaco Michele Rossi – problema per qualunque piccolo artigiano, che demolisca un manufatto da Madesimo fino a Novate. Problema per il territorio finora rimasto al riparo da fenomeni di deposito fuori controllo di inerti».

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