
Cronaca / Valchiavenna
Martedì 04 Settembre 2018
«Frontalieri, occhio: no al lavoro gratuito»
Nel turismo aumentano i contratti a ore e sono sempre più diffuse le proteste per i periodi di prova non retribuiti. La Cisl: «Il problema più preoccupante emerge quando l’impiego dura per più giorni senza un contratto scritto».
Il lavoro in Svizzera non manca, ma tra i frontalieri del settore turistico aumentano i contratti a ore e sono sempre più diffuse le proteste per le prove “gratis”. Crescono le segnalazioni di mancato rispetto delle regole e la Cisl si rivolge ai lavoratori italiani: «Non rinunciate ad accordi scritti».
Nelle ultime settimane al sindacato sono giunte numerose lamentele provocate da periodi di prova non retribuiti. Alcune sono arrivate dal web. «Attenzione a quegli alberghi e ristoranti che con la scusa di fare la giornata di prova vi fanno sgobbare gratis, per poi ringraziarvi e congedarvi con una stretta di mano», si legge sul gruppo dei frontalieri valchiavennaschi su Facebook. Altre negli uffici. «Quando si tratta di pochissime ore di prova, in modo da valutare la reciproca soddisfazione, ad esempio nel settore alberghiero, c’è la possibilità di concordare un salario e il vitto per quel giorno - premette il sindacalista Ivan Cameroni -. Il problema più preoccupante emerge quando si inizia a lavorare per più giorni senza un contratto e tutto viene lasciato in sospeso, con gli inevitabili dubbi che ne conseguono. Capita sempre più spesso di osservare l’assenza di un accordo scritto. Si sono diffusi sempre di più i anche contratti a ore e a chiamata che non specificano il tempo di lavoro».
Cameroni mette a disposizione la sede della Cisl di Sankt Moritz per un’assemblea. Non solo per discutere dei periodi di prova, ma anche per fare il punto sul salario e sugli assegni familiari, tenendo presente che l’adesione al sindacato - che garantisce l’assistenza giuridica - è un argine nei confronti dei comportamenti scorretti. «È fondamentale chiarire sempre tutti gli aspetti e non rinunciare a un contratto scritto - ribadisce -. Il periodo di prova è legittimo, nel turismo può arrivare a tre mesi, ma è necessario mettere tutto nero su bianco. È opportuno informarsi e conoscere le aziende con le quali è indispensabile ricorrere a tutti gli accorgimenti necessari per evitare brutte sorprese, visto che alcune mettono in campo questa strategia con regolarità e deliberatamente. Il nostro ufficio engadinese è a disposizione per rispondere alle domande e se i lavoratori lo riterranno opportuno potremmo organizzare uno specifico incontro informativo».
Se per quanto riguarda la qualità del lavoro i problemi illustrati dai frontalieri e dal loro rappresentante sindacale sono chiari, non ci sono altrettante preoccupazioni per quanto riguarda l’assenza di posti. Nel Cantone dei Grigioni in luglio si registravano 929 persone senza lavoro: questo numero corrisponde a un tasso di disoccupazione dello 0,8 per cento. Rispetto al mese precedente, con 1.129 senza lavoro, il numero di disoccupati è diminuito di 200 unità. Inoltre sono state registrate 998 persone non disoccupate alla ricerca di un impiego. Rientrano in questo gruppo coloro che partecipano a misure di perfezionamento professionale o di occupazione, oppure che prestano lavori con un guadagno intermedio, nonché coloro che si avvalgono unicamente dei servizi di collocamento degli uffici regionali di collocamento.
Sommando il numero dei disoccupati e delle persone non disoccupate alla ricerca di un impiego si ottiene il numero delle persone in cerca di impiego: in luglio ne sono state registrate 1.927. Rispetto al mese precedente, questo numero è diminuito di 202 unità. In totale si arriva a circa un terzo della percentuale lombarda, dove la disoccupazione secondo l’Istat supera il 6%.
© RIPRODUZIONE RISERVATA