
Cronaca / Valchiavenna
Sabato 17 Dicembre 2016
Lavori al Pozzo di Riva fino al 31 gennaio
Autobus al posto dei treni e nuovi disagi
L’annuncio di Trenord: si allungano i tempi per il cantiere dell’Anas sulla statale 36. Niente riapertura dei binari il 18 dicembre - Garantite le corse sostitutive e le coincidenze.
Niente treni fino al 31 gennaio sulla Chiavenna-Novate Mezzola. L’annuncio arriva da Trenord e non riguarda soltanto la ferrovia, ma anche il cantiere da cui dipende questa situazione sulla statale 36, all’altezza della strettoia del Pozzo di Riva, tra Somaggia e Novate.
La fine dei lavori – iniziati a luglio - era fissata per inizio novembre, ma la situazione è cambiata per problemi imprevisti riscontrati nella zona degli scavi. «A causa di lavori da parte di Anas, è sospesa la circolazione ferroviaria tra le stazioni di Chiavenna e Novate-Mezzola – spiega la società che gestisce il servizio ferroviario -. Gli interventi proseguono invece fino al 31 gennaio». Il servizio viene sostituito con autobus che effettuano tutte le fermate intermedie previste. Sarà garantita la coincidenza tra l’arrivo dei treni e la partenza dei bus e viceversa, anche se in caso di incidenti o traffico la situazione si complica. Il treno 4982 delle 21,14 da Colico a Chiavenna viene sostituito con autobus per l’intera tratta. Fino a pochi giorni fa si sperava di assistere alla riapertura prima delle vacanze di Natale e in base a questa situazione la ferrovia avrebbe dovuto riaprire il 18 dicembre. Non andrà così. I malumori in Valchiavenna sono elevati, sia perché il tragitto verso la Valtellina si allunga, sia perché questa situazione potrebbe rappresentare una causa di calo dei turisti. Intanto le aziende situate sulla statale a Samolaco e Novate si dividono fra quelle che hanno intenzione di chiedere i danni e quanti puntano su una riduzione delle tasse.
A gennaio Provincia e Regione Lombardia chiederanno agli svizzeri un’apertura prolungata del Passo Spluga. Lo annunciano il presidente della Provincia Luca Della Bitta e quello della Comunità montana, Flavio Oregioni. Fino a tre giorni fa il passo è stato transitabile: non era mai avvenuto nei decenni passati. «La collaborazione fra gli enti del nostro territorio e quelli della vicina Svizzera, improntata su rispetto e chiarezza da ambo le parti, ha reso possibile, per la prima volta, l’apertura prolungata del passo Spluga. Come amministratori pubblici che hanno fatto proprie le istanze dei cittadini vogliamo ringraziare le autorità svizzere, e in particolare il consigliere Mario Cavigelli, sempre disponibile al confronto». Sul versante italiano è stata Anas a garantire il servizio e ottimali condizioni di percorribilità. «Il risultato ottenuto, anche grazie alle condizioni meteo favorevoli, è merito di tutti e l’obiettivo è ora quello di mantenere nel tempo l’apertura prolungata: è una sfida che intendiamo vincere». Nel prossimo mese di gennaio, la Provincia, insieme alla Regione, sottoscriverà un accordo di collaborazione con il Canton Grigioni in materia di trasporti e viabilità. «In quella sede, avremo la possibilità di perorare la causa del territorio, di portare all’attenzione di enti superiori le esigenze dei nostri cittadini, a cominciare proprio dall’apertura prolungata del Passo Spluga. Un lavoro di tutti e per tutti, che, questo è il rammarico, non è stato compreso da tutti». Ci si riferisce soprattutto a Madesimo.
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