Matthew Hall: la vicinanza della Valchiavenna alla famiglia

Dopo il ritrovamento del corpo, la Valchiavenna si stringe attorno alla famiglia del giovane 33enne inglese

Valchiavenna

Cordoglio in tutta la Valchiavenna per la tragica scomparsa di Matthew Hall, il turista inglese di 33 anni, giunto domenica 6 luglio da Kingston upon Hull, nello Yorkshire, da solo, per trascorrere sei giorni di vacanza in valle con base al B&B Ploncher di via Dolzino, in città.

Il giovane, martedì 8 luglio era salito a piedi da Chiavenna verso Pianazzola con l’intento di andare oltre e raggiungere Daloo e Lagunc, si è anche scattato un selfie che ha mandato agli amici in Inghilterra, una volta in quota, ma, poi, qualcosa deve essere andato storto. Ha perso il sentiero, altro aspetto che ha fatto sapere agli amici, anche se non sembrava particolarmente preoccupato. Ha detto che si sarebbe fermato un attimo a riposare per poi riprendere la discesa, ma, a valle, non è mai arrivato.

Probabilmente nell’intento di tornare sul sentiero si è spinto in una zona particolarmente impervia, ed è volato di sotto. Lo hanno trovato mercoledì, alle 19, ormai in chiusura dell’attività di ricerca quotidiana, i tecnici del soccorso alpino civile della stazione di Chiavenna, per tre giorni impegnati in massa nelle ricerche, i colleghi del soccorso alpino della Guardia di finanza, guidati dal maresciallo Alessia Guanella, gli esperti del soccorso alpino fluviale dei vigili del fuoco, giunti anche da fuori provincia, e i volontari della squadra emergenza droni della Protezione civile provinciale.

Era stata loro segnalata la presenza di un oggetto nella zona sotto la croce di Daloo, non è chiaro se da un escursionista o da un cacciatore, e i soccorritori si sono spinti in quella direzione per verificare, e, in effetti, hanno rinvenuto il corpo senza vita di Matthew. Era circa 200 metri sotto la croce di Daloo, verso Pianazzola, e la salma è stata recuperata intorno alle 21 in elicottero e trasferita in obitorio a Sondrio, a disposizione dell’autorità giudiziaria, dove, ieri, è stata sottoposta a ricognizione cadaverica e a riconoscimento da parte della madre del giovane.

La donna è giunta a Milano in aereo nel tardo pomeriggio di mercoledì ed è lì, che, in serata, è stata raggiunta dalla notizia della morte del figlio. I carabinieri di Chiavenna, guidati dal luogotenente Gim Toni De Masi, unitamente alla Prefettura e al Comune della città del Mera, hanno fatto tutto il possibile per gestire con professionalità e umanità la situazione, assicurando massima vicinanza ai genitori del giovane (il papà arriverà a Chiavenna venerdì) e agli amici, in città da lunedì.

Hanno organizzato il trasferimento a Chiavenna della mamma del defunto, assicurandole anche accoglienza.

«La città di Chiavenna ha seguito con discrezione e rispetto le fasi di ricerca di questi giorni e ci stringiamo con affetto ai famigliari e agli amici di Matthew che ha perso la vita sulle nostre montagne - scrive il sindaco Luca Della Bitta via social -. Un grazie speciale va a tutte le persone, alle forze dell’ordine e ai volontari che senza limiti di energie, si sono spesi in questi giorni per cercare di trovarlo. A Dio Matthew».

Un post pubblicato subito dopo il ritrovamento e che ha gelato tutti i valchiavennaschi che, in questi giorni, hanno seguito con apprensione le sorti di questo giovane, identificandosi nello stesso e nel dolore di famigliari ed amici. Tutti hanno sperato che potesse essere ritrovato vivo, anche se il troppo tempo trascorso non deponeva a favore.

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