Cronaca / Valchiavenna
Martedì 06 Dicembre 2016
Pista forestale, dopo la crisi scoppia la pace
Prata Camportaccio: l’ente montano aveva deciso di tagliare i fondi previsti per il collegamento nel territorio di San Cassiano.
Crisi conclusa nei rapporti tra l’amministrazione comunale di Prata Camportaccio e la Comunità Montana della Valchiavenna. I due enti erano stati al centro di un caso solo poche settimane fa, dopo la decisione del direttivo guidato da Flavio Oregioni di “tagliare” pesantemente il contributo previsto e destinato a Prata per la realizzazione della pista forestale di San Cassiano.
La querelle
Per la pista Malaguardia-Porettina inizialmente la Cm, allora guidata da Cinzia Capelli, aveva garantito un contributo di 110 mila euro. Il direttivo Oregioni ne aveva tagliati 60 mila, scatenando la dura reazione di Prata. Ora è arrivata la schiarita: «Abbiamo raggiunto l’accordo con un protocollo d’intesa che prevede un contributo della Comunità Montana di 23 mila euro quest’anno e di 60 mila euro il prossimo anno. Dovremo anticipare la prima tranche con i nostri fondi, almeno fino a quando la Cm non avrà a disposizione il ristorno dei fondi frontalieri».
Questa la spiegazione dell’accordo da parte del sindaco di Prata Davide Tarabini arrivata durante il consiglio comunale di mercoledì sera: «Siamo soddisfatti, perché la Comunità Montana ha riconosciuto il valore di quest’opera, importante per la prevenzione del dissesto idrogeologico, per l’antincendio boschivo e per la manutenzione delle aree boscate».
Minoranza perplessa
Rimane decisamente perplessa la minoranza, che per bocca del consigliere Eugenio Bernasconi ha confermato l’orientamento già emerso nel recente passato: «La pista è utile sicuramente, ma non è un’opera prioritaria. Abbiamo fatto un’indagine storica e non risultano episodi di caduta massi in quella zona, mentre per quanto riguarda l’incendio ci sono solo due episodi. Oltretutto per quanto riguarda l’antincendio boschivo, la pista ha un tracciato decisamente basso. Quindi non molto utile a quello scopo. A nostro avviso le risorse andavano impiegate per altre opere. Ad esempio la messa in sicurezza dei nostri edifici scolastici». Dal punto di vista tecnico la risposta è arrivata dal consigliere Natale Turri: «la pista ha un tracciato basso, almeno per i primi due lotti, ma si tratta solo della base di partenza per svilupparla salendo di quota. É un tracciato studiato tenendo conto delle caratteristiche dell’abitato di San Cassiano».
Sugli edifici scolastici, invece, è intervenuto il sindaco Davide Tarabini: «Per quanto riguarda gli edifici scolastici, in base alle informazioni avute dal nostro ufficio tecnico, ci risulta che non ci siano problemi di sicurezza. Anzi, in alcuni casi come San Cassiano, unico edificio scolastico antisismico della valle, siamo all’avanguardia».
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