
Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 02 Gennaio 2017
Pozzo di Riva , fissato il nuovo calendario
«Si riparte oggi per finire il 12 febbraio»
Il prefetto Scalia ha voluto discutere del cantiere sulla 36 con le istituzioni e l’Anas. Ritardi dovuti a uno scavo più impegnativo del previsto. Occhi puntati sulla ditta appaltatrice.
I lavori al Pozzo di Riva ripartiranno oggi, martedì 2 gennaio e si concluderanno, almeno questa è la promessa, il 12 febbraio. Questo il risultato del tavolo istituzionale d’emergenza convocato dal prefetto di Sondrio Giuseppe Mario Scalia l’ultimo giorno dell’anno per fare chiarezza sull’incredibile situazione che si è venuta a creare a Novate Mezzola.
Attorno al tavolo il presidente della Provincia di Sondrio Luca Della Bitta, il presidente della Comunità Montana Flavio Oregioni, il vicesindaco di Chiavenna Davide Trussoni e i primi cittadini di Samolaco, Mese, Verceia, Campodolcino. Ma soprattutto il direttore dei lavori del compartimento Anas di Milano Vincenzo Giarratana. Un incontro sollecitato dagli amministratori, che il giorno precedente avevano inscenato l’ennesima protesta all’ingresso dell’infinito cantiere. Il tutto alla luce di un cantiere fermo durante tutta la pausa delle vacanze di Natale e Capodanno.
Un po’ troppo per un cantiere già in pesantissimo ritardo. Giarratana ha spiegato che il ritardo è dovuto in gran parte al ritrovamento di un quantitativo di roccia da rimuovere in parete triplo rispetto a quanto preventivato. Ha preso anche l’impegno di sensibilizzare la ditta al rigoroso rispetto del crono programma e a intensificare le visite ispettive presso l’azienda, nonché a potenziare la forza lavoro anche attraverso nuovi appalti». La Prefettura si è impegnata ad un ulteriore intervento presso l’impresa appaltatrice.
Le date sono progressivamente slittate per quanto riguarda la fine lavori. Dal 6 novembre al 22 dicembre. Ora si parla di 12 febbraio. Ma la sensazione è che si dovrà correre non poco. «Ringraziamo il prefetto per la celerità nell’organizzare questo tavolo – ha commentato il presidente della Provincia Della Bitta - . Durante l’incontro abbiamo sottolineato due aspetti. Il primo l’esigenza di vedere i lavori ultimati al più presto. Il secondo l’avvio, di concerto con le associazioni di categoria, di una indagine per quantificare i danni subiti dalle aziende della zona interessata dall’opera e ipotizzare una richiesta di incentivi economici e fiscali».
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