
Cronaca / Valchiavenna
Sabato 06 Ottobre 2018
Semaforo spento, si passa sul Crezza
Della Bitta: «Lavoriamo per rinforzarlo»
Gordona, dopo un anno e mezzo di disagi è stato ripristinato il doppio senso di marcia. «Per ora abbiamo avuto garanzie sulla sicurezza. Per i camion previste possibili deroghe».
Torna il doppio senso di marcia per il ponte sul torrente Crezza di Gordona, lungo il tracciato della Strada Provinciale Trivulzia. Svolta dopo un anno e mezzo di limitazioni alla circolazione sul ponte.
A marzo 2017 alcune verifiche sul manufatto avevano spinto l’amministrazione provinciale a ordinare il senso unico alternato, regolato da un semaforo, con una velocità massima di 30 chilometri orari e il divieto di passaggio per i mezzi aventi massa a pieno carico superiore alle 20 tonnellate.
Immediatamente la Provincia aveva dato l’incarico ad un tecnico esterno per avere uno studio sullo stato di salute del ponte. I riflessi in termini di disagi per il traffico sono stati pesanti. Oltre all’attesa di qualche minuto al semaforo per le normali autovetture, il carico maggiore l’hanno subito i mezzi pesanti, costretti a spostarsi lungo la Statale 36 per muoversi nel fondovalle. Per raggiungere Gordona da Chiavenna, ad esempio, bisognava arrivare fino alla rotatoria posta dopo Pizzo di Prata Camportaccio e, quindi, una volta percorsa la direttrice C della Trivulzia tornare in direzione di Chiavenna per circa un chilometro.
«Lo studio commissionato al tecnico – spiega il presidente della Provincia di Sondrio Luca Della Bitta – non è ancora completato. Lo sarà nelle prossime settimane. Abbiamo, però, una prima relazione tecnica che ci consente di ripristinare in sicurezza il doppio senso di marcia».
Con un’ordinanza è stato eliminato il senso unico e il relativo semaforo è stato spento. Resta il limite per i mezzi pesanti, anche se pure per questo aspetto qualche novità c’è: «Abbiamo previsto – continua Della Bitta – la possibilità per le ditte che hanno in dotazione questi mezzi di presentare tramite gli uffici provinciali delle richieste di deroga rispetto al limite».
Bisogna, insomma, rivolgersi a palazzo Muzio: «Nel giro di qualche settimana – conclude il presidente della Provincia – avremo lo studio completo che ci prospetterà le soluzioni tecniche per tornare alla normalità, cioè al limite massimo di 44 tonnellate previsto per questo tipo di strade».
Una soluzione tecnica che punterà non al rifacimento del ponte, ma ad un suo rafforzamento strutturale. Il bilancio della Provincia di Sondrio contiene già una previsione di spesa per questa opera sul 2019. Previsione che, ovviamente, andrà ricalibrata in base alla proposta tecnica che arriverà dal professionista.
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