Tornano i cardiologi a Chiavenna. Per ora soltanto due volte al mese

In ospedale Aveva fatto discutere il caso della novantenne costretta a spostarsi a Morbegno. Asst: «In ottobre già fissate due date, poi non si sa». Agenda non disponibile causa contagi

Avrebbe dovuto attendere fino al primo dicembre prossimo per essere sottoposta, a Morbegno, a una visita cardiologica prenotata il 26 settembre scorso alle casse dell’ospedale di Chiavenna, una 90enne di Borgonuovo di Piuro, invece a sorpresa, mercoledì è stata chiamata da Asst Valtellina e Alto Lario per anticipare l’appuntamento.

Il caso di Piuro

«Ci hanno detto che, la zia - dice la nipote che aveva effettuato la prenotazione e segnalato il caso - può essere visitata già giovedì prossimo, 13 ottobre, qui all’ospedale di Chiavenna. E siamo felicissimi. Soprattutto, la zia, primo perché aveva la priorità a 30 giorni e attenderne più di 60 non era il massimo, anche se non è un caso urgente, secondo il fatto di andare fino a Morbegno, non le andava più di tanto a genio e anche per noi che la seguiamo non era il massimo, perché si tratta pur sempre di prendere il giorno di stacco dal lavoro. Certo sempre meglio di andare a Tirano, Sondalo o Bormio, dove in sede di prenotazione, ci avevano detto che il posto ci sarebbe stato il giorno successivo».

Proprio questa diversità di trattamento fra territori, cioè il fatto di non poter contare sulla presenza anche saltuaria di un cardiologo all’ospedale di Chiavenna, mentre nelle realtà della Media e Alta Valle, l’offerta appare molto più capillare, ha fatto salire la febbre a tanti valchiavennaschi, che si sono sentiti ancora una volta, tagliati fuori.

Da Asst Valtellina e Alto Lario, era stato assicurato il massimo interessamento al problema e l’assenza del cardiologo era stata motivata da gravi carenze di personale in tutta la Cardiologia aziendale e, in effetti, a stretto giro di posta la soluzione pur tampone si è trovata.

Il cardiologo c’è

«Sono state inserite due giornate di visita per il mese di ottobre, il giorno 13 e il 25 - spiegano da Asst -, con orario 9.30-12.30 e 13.15-15.15, in modo da poter effettuare una serie di visite cardiologiche e dare risposte, sul posto, a più persone. Un’offerta confermata anche nei mesi a seguire, solo che ora come ora, non abbiamo ancora calendarizzato i giorni».

Il problema è che in Asst, come praticamente ormai ovunque, si naviga a vista anche perché il Covid sta tornando a farla da padrone.

Le assenze per covid

«Sono in costante aumento gli operatori sanitari - osservano da Asst - assenti perché positivi, ed è un’assenza di cui veniamo a conoscenza, spesso, la mattina stessa. Per cui preferiamo non fare previsioni a medio termine, neppure da qui a novembre e procedere per step. La presenza comunque è assicurata».

Occorrerà armarsi di un poco di pazienza ancora, perché magari nell’immediato non essendovi agende fissate a novembre, si potrebbe essere destinati altrove, però non appena il calendario è pronto si verrà richiamati, proprio come accaduto alla 90enne di Borgonuovo. Indubbiamente un passo avanti, piccolo ma significativo, per garantire un servizio, quello di cardiologia, fondamentale per la popolazione che da tempo, si vede costretta a rivolgersi ai privati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA