Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 02 Luglio 2018
Venti lingotti d’oro nascosti nell’auto
In tre in manette
Al valico di Castasegna, arrestati dalla polizia cantonale dei Grigioni. La truffa ai danni di un’anziana di Sankt Moritz.
Tre persone sono state arrestate al valico doganale di Castasegna mentre stavano per lasciare la Svizzera. Sulla loro auto c’erano dei lingotti d’oro sottratti a una donna di Sankt Moritz. Non si tratta, però, di persone provenienti dall’Italia: erano infatti scesi nei Grigioni dalla Germania. La truffa, quella che spesso nella Confederazione elvetica viene definita “del falso agente”, era stata preparata con cura.
Prima dell’arresto, che è avvenuto a metà giugno ed è stato reso noto ieri dalla Polizia cantonale, una donna di 83 anni, domiciliata nella località engadinese, aveva ricevuto diverse telefonate da parte di un uomo che si spacciava per un agente di polizia tedesco. Nel corso delle conversazioni il truffatore le aveva spiegato che, per motivi di sicurezza, poiché il suo patrimonio era in pericolo, si offriva di custodire gli averi.
Una strategia ben nota, anche in Italia purtroppo, e che in alcuni casi permette a dei delinquenti di entrare in possesso di ingenti somme. Un caso del genere si è registrato, ad esempio, l’anno scorso a Chiavenna. Tornando a quello engadinese, la donna ha acconsentito e successivamente concordato la consegna dell’oro con la persona che l’aveva contattata. A quel punto tre uomini, cittadini tedeschi di 26, 23 e 19 anni, hanno ritirato venti lingotti d’oro da 250 grammi l’uno, per un valore di mercato complessivo di oltre 200.000 franchi svizzeri, che al cambio attuale equivalgono a circa 172mila euro. Ma il viaggio dei truffatori, è durato meno di quaranta chilometri. Nel corso di un controllo al valico doganale di Castasegna, infatti, le guardie di confine hanno ritrovato i lingotti d’oro nascosti nell’auto del terzetto. Ai veri agenti, insomma, i malviventi che si erano spacciati per poliziotti non sono sfuggiti. I tre colleghi di truffa, che erano diretti in Valchiavenna, sono stati arrestati dalla Polizia cantonale dei Grigioni. Le indagini congiunte di Polizia e Ministero pubblico di Coira sono volte a chiarire i dettagli della tentata truffa e la cerchia delle persone coinvolte.
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