Sport / Lecco città
Sabato 25 Ottobre 2025
Il Lecco batte il Renate in trasferta. A Meda riflettori spenti per mezz’ora
Un Lecco solido, compatto, cinico, ritrova la vittoria, per giunta in trasferta e su un campo a dir poco ostico. Con anche il “giallo” dei riflettori. Infatti al 55’ sull’1 a 0 per il Lecco la torre faro alla destra del portiere del Lecco Jacopo Furlan si spegne
Meda
Rete: Sipos (L) al
Renate(3-4-1-2): Nobile; Spedalieri, Auriletto, Gardoni (1’ st Riviera); Mastromonaco, Delcarro, Esposito, Ruiz (dal 46’ st Ghezzi), Kolaj (11’ st Anelli); Calì (61’ st Nene), Spalluto (1’ st Karlsson). (Bartoccioni, Rossi, Ori, Bonetti, Ziu, Vassallo, Meloni) All. Luciano Foschi.
Lecco(3-5-1-1): Furlan; Marrone, Tanco, Romani; Rizzo (dal 46’ st Pellegrino), Mallamo, Zanellato, Metlika, Kritta (76’ st Lovisa); Frigerio (55’ st Ndongue); Sipos. (Dalmasso, Constant, Alaoui, Pellegrino, Mihali, Papotti, Anastasini, Arena). All. Federico Valente.
Parziali: 1-0
arbitro: Angelillo di Nola
note - giornata serena ma fresca; spettatori 1000 circa dei quali almeno 600 da Lecco; angoli 6-4; ammoniti: Frigerio, Spedalieri, Rizzo, Kritta, Mastromonaco. Recuperi: 3’ nel 1° t. e 5’ nel 2° t.
Un Lecco solido, compatto, cinico, ritrova la vittoria, per giunta in trasferta e su un campo a dir poco ostico. Con anche il “giallo” dei riflettori. Infatti al 55’ sull’1 a 0 per il Lecco la torre faro alla destra del portiere del Lecco Jacopo Furlan si spegne. L’arbitro fa proseguire fino a che l’azione non sta per svolgersi proprio nella metà campo bluceleste. Ammonisce Rizzo per un fallo a centrocampo e da quel momento passano quasi 30’ prima della riaccensione della torre faro incriminata (nel frattempo si era spenta anche la corrispondente nella metà campo nerazzurra, ma si era quasi subito riaccesa). Si riprende al 39’ della ripresa con 34’ però da recuperare. E il finale è da calcio d’altri tempi con una paratona di Furlan su Anelli ma anche con un paio di contropiedi del Lecco (su tutti quello di Sipos dentro per Frigerio che non ci arriva per un soffio), che avrebbero meritato il raddoppio. Insomma, una vittoria meritata, con il giusto distacco da un Renate comunque mai domo e che ha provato in ogni modo a pareggiare.
La partita. Valente inizia con un inedito 3-5-1-1. Inedito non per modulo ma per interpreti. Infatti Frigerio, come suggerito già dalle parole del mister italo svizzero alla vigilia dell’incontro, debutta quasi come trequartista sotto punta per ispirare Sipos. Mossa che si rivelerà azzeccata per tutto il primo tempo. Il Lecco soffre molto, ma è abituato a farlo, e davanti si rende sempre pericoloso con dei break pericolosissimi che solo le imprecisioni dei suoi rifinitori (Metlika e Zanellato) non trasformano. L’azione del vantaggio bluceleste è da manuale del calcio: lancio sulla destra da applausi di Zanellato per Rizzo che sulla destra mette in mezzo un pallone invitante e teso che Sipos mette in rete di prepotenza. Bellissimo. Poi Delcarro e Kolaj in tre frangenti fanno correre un brivido sulla schiena dei 600 appassionati tifosi blucelesti, ma il Lecco va al riposo con il vantaggio in tasca. Nella ripresa, il Lecco scende in campo inserendo tanta grinta e tanto agonismo. All’11’ st arrva la sospensione, ma alla ripresa il Lecco si fa trovare pronto e sfiora il 2 a 0 con Sipos che dà un pallone d’oro a Frigerio che non ci arriva per un soffio. Poi Anelli negli ultimi istanti di gioco sfiora il pari costringendo a una grande parata Furlan, anzi San Furlan, ma alla fine il successo del Lecco è meritato e dà conto di una squadra che ha trovato una sua dimensione: sofferenza, battaglia e vittoria. Neanche la card giocata da Foschi a triplice fischio già soffiato può cambiare questa realtà. Un tentativo di vedere un rigore, che non c’era, fuori tempo massimo. Ma sarebbe stato ingiusto.
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