Lecco battuto a Novara,
sconfitta meritata

I blucelesti non fanno un tiro in porta. Squadra imbambolata e mai in partita

novara

Rete: 26’ st Da Graca

novara(4-3-1-2): Boseggia; Khailoti, Lorenzini, Citi; Agyemang (50’ st D’Alessio), Basso, Dell’Erba (37’ Valdesi); Donadio; Da Graca, Alberti (Raffaelli, Andreotti, Kwaku, Malaspina, Lanini, Ledonne, Ranieri, Deseri, Rabuffetti, Arboscello, Cortese, Perini). All.: Andrea Zanchetta.

lecco(3-4-3): Furlan; Battistini (27’ st Rizzo), Tanco, Romani (40’ st Alaoui); Kritta, Zanellato (40’ st Ndongue), Metlika, Mallamo; Furrer (27’ st Pellegrino), Frigerio (27’ st Galeandro), Sipos (Dalmasso, Constant, Grassini, Voltan, Bonaiti, Lovisa, Anastasini). All. Federico Valente

Parziali: 0-0

arbitro: Di Cicco di Lanciano

note - Giornata serena, temperatura mite; terreno in perfette condizioni; spettatori 2.236, 1.276 abbonati; ospiti 470 da Lecco. Ammoniti: Basso, Khailoti, Furrer. Angoli: 2-4. Recuperi: 2’ nel 1° t. e 4’+3’ nel 2° t. v

Una sconfitta meritata. Non un tiro in porta se si esclude Furrer nei primissimi minuti. Boseggia praticamente non deve mai intervenire. E una formazione di partenza mantenuta con ostinazione fino a prendere gol quando era parso chiaro che non stava reggendo la spinta, seppur occasionale e a folate, del Novara. Non basta il palleggio insistito, questa volta, per risolverla. Anzi. Il Lecco è apparso lezioso, per la prima volta imbambolato, senza soluzioni. E poco cattivo. Tutto il contrario di un Novara apparso meno forte tecnicamente, ma che su ogni pallone ha dato l’anima conquistando con merito i tre punti. Perché? Difficile spiegare una trasformazione del genere in soli sette giorni: tanto brillante contro i vicentini dell’Arzignano quanto deludenti, sottotono, e quasi svogliati contro il Novara. Almeno davanti, perché dietro, tranne le tre occasioni (due occasionali, la terza voluta e decisiva), il Lecco non ha fatto male. Da valutare soprattutto il perché una squadra che aveva a disposizione almeno tre esterni destri (Pellegrino Rizzo e Grassini), schiera Mallamo, un mediano, sulla sinistra e mette Kritta, un mancino, sulla destra. Va bene il rientrare e tirare, ma se Kritta quando è stato messo lì non ha mai brillato, bisogna forse farsi due domande.

La cronaca. Un Lecco che nel primo tempo palleggia molto ma non trova sbocchi anche perché quando l’azione ha i crismi della pericolosità, interviene l’errore in rifinitura a vanificarla. Però è un Lecco che non rinuncia mai alla propria idea di gioco. Un Lecco che vuole dire la sua senza mezzi termini: sempre giocando coralmente, prova a darsi l’azione giusta. Il Novara, invece, prova a lanciare sulla destra Agyemang e per il resto la butta spesso avanti per la torre Alberti e gli inserimenti dei centrocampisti. Tattica che al 42’ sembra dare i suoi frutti visto che Dell’Erba coglie la faccia esterna del palo alla destra di Furlan che nulla avrebbe potuto. Uno zero a zero, però, che nel primo tempo appare essere il risultato più giusto. Anche se è proprio lo schieramento di base del Lecco a lasciare qualche dubbio: un 3-4-3 con Mallamo a sinistra e Kritta a destra. Naturalmente Valente avrà le sue ragioni ma nella prima frazione non le si capisce molto. Si arriva così alla ripresa, nella quale Valente aspetta il gol prima di cambiare una squadra che, nel frattempo, aveva subito due occasioni gol con Donadio e Alberti, con altrettante parate fantastiche di Furlan. Campanelli d’allarme inascoltati che hanno portato al colpo di testa di Da Graca ispirato da Donadio e Dell’Erba con Romani a commettere l’unica imprecisione della gara, purtroppo decisiva. Ci si deve interrogare non tanto sulla sconfitta, che ci può stare, quanto sulla modalità con la quale si è concretizzata: per la seconda volta, dopo il Brescia, il Lecco non è mai stato pericoloso e, infatti, ha preso gol. Invece di solito il Lecco è abituato a fare gara di contenimento dopo essere andato in vantaggio, cosa che ieri non è successa. Ma sul perché ci deve pensare Valente che dopo la scorpacciata, illusoria, contro l’Arzignano si sveglierà oggi con il mal di testa. Tanto Novara e poco Lecco.

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