Sport / Sondrio e cintura
Domenica 23 Novembre 2025
Sondrio, pareggio contro il Breno
Alla Castellina è finita 2 a 2. Per i valtellinesi reti di Vasil e Teixeira, per i bresciani reti di Castelli e Bigolin.
Sondrio
Il Sondrio va sotto, ribalta il Breno e ha in mano la vittoria, poi viene a sua volta rimontato e soffre nel finale: partita dalle mille emozioni alla Castellina che si chiude sul 2-2 tra valtellinesi e bresciani.
Mister Stefano Brognoli, alla prima casalinga sulla panchina del Sondrio, propone la linea difensiva a quattro e fa debuttare dal primo minuto Vasil, riproponendo da titolare anche Belecco con Ba, invece, fermo ai box per alcuni problemi di carattere fisico. L’avvio, però, non è favorevole ai biancazzurri: al 4’, infatti, palla in profondità di Barcella sulla destra per Randazzo che crossa in area; Boschetti salta insieme a Castelli, con il pallone che incoccia sul suo braccio. L’arbitro non ha dubbi e assegna il calcio di rigore, con lo stesso Castelli che batte Uccelletti che intuisce la traiettoria, ma non arriva sul pallone.
Il Sondrio reagisce e si rende insidioso con un paio di azioni da palla inattiva, senza però impegnare Grasso. È, piuttosto, il Breno a sfiorare il raddoppio, prima al 9’ con Bitihiene che, dopo una bella azione manovrata costringe Uccelletti alla parata in angolo, e poi con Valenti all’11’, con una punizione che finisce a lato di un soffio.
Scampato il pericolo, il Sondrio torna in avanti e pareggia: pallone lungo sulla sinistra che Marras tiene in campo e poi appoggia all’indietro a Vasil che controlla e, dai 20 metri lascia partire un tiro a giro che non lascia scampo a Grasso. La partita si mantiene piacevole, con le due squadre che continuano ad affrontarsi a viso aperto e al 38’ è ancora la squadra di casa a passare: su una conclusione dal limite, infatti, un doppio rimpallo premia Boschetti che, con freddezza, in area, solo davanti a Grasso mette in rete e fa esplodere la Castellina per il vantaggio del Sondrio.
Sulle ali dell’entusiasmo, i biancazzurri continuano a premere e vanno a un passo dal tris: bella ripartenza che libera sulla sinistra Marras; cross sul secondo palo e colpo di testa in tuffo di Vasil che incrocia e ruba il tempo a Grasso, ma vede il pallone andare a stamparsi beffardamente sul palo.
Sul ribaltamento di fronte, Breno vicino al 2-2, ma Bitihiene e Barcella si ostacolano in piena area di rigore e Barcella calcia alto da ottima posizione.
Nella ripresa, la prima occasione è per il Sondrio: all’8’ su cross dalla sinistra, Marras colpisce al volo a botta sicura, ma Tagliani, sulla traiettoria, respinge; il pallone arriva a Belecco che calcia dai 25 metri, con Grasso che blocca con sicurezza. Sull’altro fronte, al 12’, sugli sviluppi di una punizione da trequarti, Canonici spizza di testa in piena area, con Uccelletti miracoloso a deviare in corner con la punta delle dita. Con il passare dei minuti, però, il Breno guadagna metri di campo: al 21’, sugli sviluppi di un corner, Castelli schiaccia di testa in piena area e Uccelletti devia sul fondo. Sul nuovo tiro dalla bandierina, la difesa del Sondrio si perde a centro area Bigolin che, sempre di testa sigla il gol del 2-2.
Passano cinque minuti e il Breno sfiora anche il sorpasso: uno scambio con un compagno libera in area Lorini a tu per tu con Uccelletti che riesce a deviare la conclusione a botta sicura del giocatore bresciano quel tanto che basta per mandarla a incocciare sulla traversa e poi oltre il fondo.
Il portiere del Sondrio è ancora grande protagonista prima al 37’ quando respinge una conclusione di Bitihiene sul primo palo e poi al 45’ quando in tuffo manda in corner il diagonale rasoterra di Randazzo. Dal canto suo, il Sondrio prova a pungere in ripartenza e va vicino a sua volta al colpo da tre punti al 44’ quando su cross dalla sinistra, Donnarumma taglia da destra a centro area arrivando con un attimo di ritardo sul pallone.
La gara si conclude così sul 2-2 e, subito dopo il triplice fischio finale si registrano alcuni momenti di nervosismo tra i giocatori delle due squadre con l’arbitro che, a gara conclusa, ammonisce Zaccone e Valenti.
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