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Mercoledì 29 Ottobre 2025
Cento giorni a Milano Cortina 2026: presentati i podi e i nuovi tedofori digitali
Svelati i nomi dei nuovi ambasciatori digitali che accompagneranno l’evento. Il ministro Salvini: «Cantieri al lavoro a Livigno, a -8°. Sarà importantissima la variante di Tirano»
Milano
Mancano esattamente 100 giorni alla Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Il 6 febbraio 2026, al San Siro Olympic Stadium di Milano, prenderà il via l’evento sportivo globale che vedrà protagonisti circa 2.900 atleti da tutto il mondo. E così, per fare il conto alla rovescia dei cento giorni all’evento più importante della storia recente valtellinese, oggi è andata in scena una piccola celebrazione a Milano, a Palazzo Lombardia, sede della Regione.
La strada verso i Giochi entra nell’ultimo miglio, un percorso che sarà scandito da importanti appuntamenti e novità, alcune delle quali sono state svelate proprio a Palazzo Lombardia: sono stati presentati i podi ufficiali dei Giochi Olimpici e Paralimpici e sono stati annunciati 12 nuovi tedofori, i content creator appartenenti al team dei digital ambassador di Milano Cortina 2026. Ad avere l’onore di portare la Fiamma Olimpica saranno: Gli Autogol – attori, conduttori radio e tv che saranno i narratori ufficiali del Viaggio della Fiamma – i content creator Sofia Dalle Rive, Ludovica Tomasoni, Stefano Maiolica, Alessandro Santaterra, Margherita Pontecorvo, Emanuele Mauri, Mirko Tassin, l’attore e content creator Tommaso Cassissa, la music performer Roberta Branchini, la chef creator Ludovica Gargari e il cane Chico, primo digital ambassador a quattro zampe nella storia dei Giochi.
«Oggi segniamo una tappa fondamentale del nostro cammino verso i Giochi: con lo svelamento dei podi che ospiteremo nelle nostre montagne, puntiamo i fari sulla Valtellina e sul cuore alpino della Lombardia» ha affermato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. «Il viaggio della torcia olimpica che attraverserà il territorio lombardo non è solo un simbolo: è un invito al mondo a venirci a trovare, a scoprire il nostro paesaggio, la nostra accoglienza, la nostra eccellenza. E con l’annuncio dei tedofori digitali iniziamo a coinvolgere ogni cittadino, ogni comunità, ogni angolo della regione: perché questi Giochi siano davvero “nostri”, condivisi, partecipati».
L’appuntamento è stato un’occasione per fare il punto sul cammino percorso finora e per condividere la visione che guiderà l’ultimo tratto di questo viaggio: un progetto che celebra lo sport come linguaggio universale e la bellezza italiana come energia che unisce, in vista di un’edizione dei Giochi destinata a lasciare il segno. «I meno 100 giorni alle Olimpiadi hanno per noi un valore simbolico molto importante – ha dichiarato Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano Cortina 2026 –. Da anni lavoriamo per promuovere una società più inclusiva e attiva, collaborando con scuole, università, luoghi di lavoro e partner. L’obiettivo è chiaro: fare in modo che l’impatto di Milano Cortina 2026 non si esaurisca in due mesi di competizioni, ma continui nel tempo».
In videocollegamento è intervenuto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha ricordato come il «lavoro per arrivare ai Giochi passa anche dai cantieri a -8° di Livigno», ma anche che le Olimpiadi consentiranno di avere alcune «infrastrutture molto importanti, come la variante di Tirano».
Presente all’evento anche una delegazione da Sondrio, con il prefetto Anna Pavone, il questore Sabato Riccio e il sindaco del capoluogo Marco Scaramellini e l’assessore regionale alla Montagna Massimo Sertori, di fatto uno dei padroni di casa. «Sarà una straordinaria Olimpiade con il ruolo della Lombardia di assoluto protagonismo – ha spiegato Sertori –. Lo è stato quando abbiamo vissuto i momenti dell’assegnazione dei Giochi e lo sarà quando finalmente vivremo l’evento. Confidiamo che i nostri campioni otterranno grandi risultati, migliorando quello che è stato fatto durante le edizioni passate. Regione Lombardia ha iniziato le Olimpiadi il giorno successivo all’aggiudicazione dell’evento. Quello che normalmente si realizza in dieci anni lo stiamo facendo in 5 anni. Arriveremo non con grande anticipo, ma, direi, al momento giusto».
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