A tu per tu con l’orso nei boschi di Sondalo: «Mi ha salvato il cane»

Il racconto di Sara Bianconi che domenica stava cercando funghi

Sondalo

Cento metri possono sembrare una distanza breve, soprattutto se ti chiami Usain Bolt. Ma diventano improvvisamente lunghissimi se a separarti è un orso. Lo sa bene Sara Bianconi di Mondadizza, frazione del comune di Sondalo, che domenica pomeriggio si è trovata faccia a faccia con un plantigrado nel bosco di Dombastone, all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio.

«Erano circa le 16.30 – racconta la signora Bianconi – e mi trovavo in località Baite Simonelli, a circa 100 metri di quota. Ho deciso di proseguire per andare a cercare funghi, accompagnata dal mio cane, un pastore australiano di nome Betty. Dopo una ventina di minuti di cammino nel bosco, Betty è tornata indietro improvvisamente, visibilmente spaventata. Mi sono chiesta cosa potesse aver visto, e ho fatto qualche passo nella direzione da cui era arrivata. Alzando gli occhi, ho visto la sagoma inconfondibile di un orso che si muoveva in diagonale davanti a me».

È stato proprio il cane a evitare il peggio. «Ringrazio Betty – prosegue – perché ero completamente assorta nella raccolta dei funghi. Se non fosse stato per lei, probabilmente avrei continuato a camminare inconsapevolmente verso l’orso. Per fortuna il mio cane non abbaia mai, e controvento, forse, l’orso non ci ha nemmeno percepiti. Per un attimo ho pensato di tirar fuori il cellulare per fotografarlo, ma ho deciso che non era il caso di rischiare: con Betty sono tornata indietro sui miei passi».

Sara conosce bene la zona di Dombastone e la frequenta spesso, ma quei venti minuti di ritorno alle baite le sono sembrati interminabili. «Non ero terrorizzata, ma nemmeno tranquilla. Una volta tornata alle baite, ho preferito chiedere un passaggio a dei conoscenti per rientrare».

A casa, ha ripensato all’accaduto con emozioni contrastanti. «Da un lato, è stata una fortuna poter vedere un orso così da vicino: non capita tutti i giorni. Dall’altro, ho capito di aver corso un rischio. Lunedì mattina ho segnalato l’incontro ai guardaparco. Per ora non ho voglia di tornare in quella zona, anche se, secondo gli esperti, l’orso potrebbe ormai essersi allontanato».

L’avvistamento, fortunatamente, non sembra aver causato danni. «Strana la quota dell’incontro – circa 1100 metri – ma il caldo potrebbe averlo spinto a scendere in cerca di frescura nel bosco», osserva la stessa Bianconi, che in passato aveva già avuto problemi con gli orsi: alcune sue arnie erano state distrutte in località Filipin, nel comune di Grosio.

Proprio nei giorni scorsi la Polizia Provinciale ha diffuso i dati sugli attacchi di predatori nel mese di giugno: un lupo ha ucciso due capre e un orso ha predato una pecora.

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