Bomba d’acqua su Valdisotto: i detriti travolgono la ex Statale, in 50 evacuati

Evacuata la frazione di Aquilone, una cinquantina le persone fuori casa: un’immensa colata di fango e detriti ha invaso strada e la pista ciclabile, travolto mezzi abbandonati e ucciso un gregge. Interventi in corso con droni, elicotteri e soccorsi speciali

Valdisotto

Le impressionanti colate detritiche scese dalla montagna dopo la bomba d’acqua che ha colpito Valdisotto. Costretta all’evacuazione la frazione di Aquilone.

Una bomba d’acqua ha colpito l’Alta Valtellina, in particolare il territorio comunale di Valdisotto ma anche le zone circostanti. Un’imponente colata detritica, dalla montagna giù fino alla strada, la ex statale 38, e la pista ciclabile, ha portato con se piante e fango, ha investito mezzi di una impresa edile ormai dismessa e, con tutta probabilità, trascinato e ucciso un gregge di una quindicina tra pecore e capre che si trovavano in un prato poco distante dalla strada e dalla chiesetta di Aquilone. E la frazione, tristemente nota per quanto accaduto quasi esattamente 38 anni fa, tra il 18 e il 28 luglio del 1987, nel pomeriggio è stata evacuata, una cinquantina di abitanti hanno dovuto cercare rifugio da parenti, amici o in alberghi della zona. Il primo allarme è scattato poco prima delle 18.30, quando dal versante ha iniziato a scendere, prima impetuosa e violenta, poi sempre meno veloce e impressionante, una colata di fango e detriti; che ha finito la sua corsa invadendo completamente la strada provinciale numero 27, l’ex statale 38.

Subito è stata chiusa e fortunatamente nel momento nel momento del primo smottamento non transitavano auto, nessuno è rimasto ferito. Ma anche la pista ciclabile, quasi trascinata via dal fango. E se, fortunatamente, non si sono registrate vittime tra le persone, ce ne sono state, invece, tra gli animali: una quindicina tra capre e pecore sono state, con tutta probabilità, sommerse dalla colata e uccise. La mobilitazione è stata imponente: sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, anche con il Gruppo operazioni speciali del Comando di Sondrio, le squadre fluviali e rinforzi provenienti dai Comandi di Brescia, Como, Lecco e Bergamo; oltre che elicotteri provenienti da Malpensa. Poi, la Protezione civile, anche con droni, i carabinieri, il personale del Comune di Valdisotto.

Pure il sindaco, Alessandro Pedrini, è accorso sul posto. Particolarmente complesse le operazioni in atto, anche perché la pioggia sta continuando a scendere incessantemente per ore, e la colata detritica, inizialmente impetuosa, non si placa, pur con modalità meno imponenti. Come se non bastasse, attorno alle 20.30 un fulmine ha colpito dei cavi elettrici, togliendo la corrente a diverse abitazioni della zona. Si è così evacuata la frazione di Aquilone, mettendo anche al sicuro alcune persone in difficoltà in località Tola. Si è valutato di evacuare totalmente anche quest’ultimo paese, ma per ora non ci sono informazioni certe a riguardo. Si parlerebbe, comunque, di 50/80 persone che dovrebbero lasciare le proprie case in via precauzionale. Per tutta la notte la situazione è sarà monitorata attentamente, alle prime luci dell’alba si deciderà come iniziare a intervenire.

© RIPRODUZIONE RISERVATA