
Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 07 Luglio 2018
«Episodi gravi, pronti a collaborare per il Motoraduno»
Sondalo, il sindaco Grassi interviene dopo la denuncia dei comportamenti scorrenti di alcuni giovani del posto. «Condivideremo con il presidente Carnini la formula più idonea per assicurare una manifestazione sicura e serena».
Scende in campo il sindaco di Sondalo, Luigi Grassi, per “salvare” il motoraduno dopo lo sfogo del presidente del moto club Stelvio International Massimo Carnini, che esasperato e deluso per il comportamento sopra le righe di alcuni giovani locali che hanno messo a repentaglio la sicurezza dei partecipanti all’interno della cittadella dello sport, aveva manifestato la possibilità di un anno di pausa per il 2019.
«L’amministrazione comunale non può che attendere le decisioni del gruppo dirigente assicurando loro, sin da subito, oltre alla piena solidarietà anche la disponibilità a condividere, se necessarie, nuove strategie e formule utili a rendere il motoraduno ancora più di qualità e sicuro per i motociclisti, per i visitatori e per i nostri concittadini - afferma il primo cittadino -. Il nostro impegno non potrebbe essere diverso visto che, proprio questa amministrazione, ha voluto fortemente riportare il motoraduno dello Stelvio a Sondalo dopo che era passato di mano a Bormio». Dopo qualche stagione di pausa ai vecchi organizzatori è subentrato il gruppo guidato dal presidente Carnini, che ha organizzato le ultime sette edizioni.
«Mi sento di ringraziare, a nome di tutta l’amministrazione, il gruppo dirigente, ma soprattutto i tantissimi volontari che hanno permesso, anche quest’anno, lo svolgimento del motoraduno. Le parole dell’assessore alla montagna Massimo Sertori, che è stato accompagnato dalla giunta comunale al motoraduno e in visita fra i volontari, testimoniano quanto il raduno dello Stelvio possa rappresentare, ancora, una occasione per promuovere il territorio nonostante gli opportuni e necessari aggiustamenti. Come amministrazione comunale auspichiamo, pertanto, che qualsivoglia decisione sul futuro del motoraduno venga condivisa con l’intera comunità. Le associazioni del territorio e i volontari hanno infatti il diritto di decretarne le sorti assumendosi, consapevolmente, tutte le responsabilità delle scelte».
Il motoraduno dello Stelvio è indissolubilmente legato a Sondalo e ai sondalini e ne rappresenta un pezzo di storia fatto di impegno collettivo, intraprendenza e coesione. «In questi anni si sono avvicendate, nell’organizzazione e gestione, diverse generazioni di volontari che con amore, abnegazione e orgoglio hanno contribuito a rendere, questo raduno, uno dei più grandi ed affascinanti d’Italia - afferma Grassi -. Lo scopo è stato ampiamente raggiunto proprio grazie agli enormi sforzi sostenuti da parte di tantissimi. È comprensibile che il gruppo dirigente, esausto dalle ultime fatiche, indugi sull’opportunità di riproporre il raduno anche per il 2019 soprattutto di fronte a qualche sbavatura, certamente preoccupante, per la quale ha ben poca responsabilità diretta».
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