
Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 15 Luglio 2017
L’impegno per il Ruinon
«Sarà ampliato il vallo»
Valfurva, in questi anni in provincia sono stati spesi 288 milioni per 587 interventi su tutto il territorio.
Una commemorazione, quella del trentennale della frana della val Pola in Valdisotto, che serve anche per fare il punto di quanto è stato fatto finora in tema di ricostruzione e a lanciare uno sguardo più attento al movimento franoso attivo più importante della regione Lombardia, quello del Ruinon in Valfurva. «Il lavoro compiuto dal 1987 ad oggi – ha commentato il sottosegretario di Regione Lombardia Ugo Parolo - è stato straordinario e sia la Regione che la provincia di Sondrio devono essere orgogliose per come hanno saputo trasformare un evento così difficile e così devastante, come quello di un’alluvione, in una opportunità». La provincia di Sondrio, in questi anni, è stata coinvolta da un piano di ricostruzione di 288 milioni di euro per 587 interventi strutturali e 419 interventi di manutenzione territoriale diffusa, con una spesa a consuntivo di 229,6 milioni di euro.
Ma attualmente la soglia di criticità più elevata è quella che riguarda il possibile scivolamento della frana del Ruinon che, l’estate scorsa, ha fatto parlare di sé più volte con la chiusura e l’apertura a singhiozzo – a seconda dei movimenti in atto – della strada che conduce a Santa Caterina Valfurva.
«A seguito della visita del ministro Galletti, avvenuta il 29 maggio del 2016 in occasione dell’insediamento del comitato di coordinamento e di indirizzo del Parco dello Stelvio - ha sottolineato Parolo - abbiamo consegnato, invano, un piano risolutivo per il Ruinon redatto da Regione Lombardia. In quel momento abbiamo capito che dovevamo fare qualcosa di diverso per gestire l’emergenza. Abbiamo così attivato un tavolo di lavoro: la piena collaborazione venutasi a creare ha consentito di ottenere il massimo risultato possibile, considerate le risorse a disposizione. Siamo riusciti a finanziare per 4,5 milioni di euro l’ampliamento del vallo lungo l’attuale strada statale e a modificare le soglie radar di rischio per evitare inutili chiusure della viabilità».
E se quest’intervento vedrà a breve la luce, grazie al finanziamento della Regione è già stato portato a termine l’acquisto della colonna mobile della protezione civile (100mila euro) per la fornitura di mezzi ed attrezzature e si è trovata una soluzione amministrativa per consentire la realizzazione di una derivazione idroelettrica sul torrente Confinale che toglierà gran parte della massa acquosa che grava sul corpo di frana.
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