Tirano: una rete a sostegno delle famiglie con anziani

Gli Artigiani sposano un’iniziativa a sostegno delle fragilità. Nel 2025 oltre sessanta richieste d’aiuto

Tirano

«Come affidare mio papà ad una badante? Si troverà bene con lei?», «Forse una buona figlia dovrebbe riuscire a fare tutto da sola», «Forse dovrei lasciare il lavoro per seguire la mamma». Domande, dubbi – anche preconcetti difficili da estirpare – di cui si è parlato sabato mattina al convegno “Famiglia e anziani: come affrontare insieme l’invecchiamento e la solitudine. Un incontro per costruire relazioni e sostegno nella comunità”, che si è tenuto nella sala consiliare del municipio di Tirano su iniziativa di Confartigianato Imprese Sondrio, Domus Serena e FamKare. Obiettivo riflettere sulle nuove forme di fragilità legate all’età – in particolare solitudine, carico di cura e isolamento – e sulle risorse che famiglie, comunità, professionisti e istituzioni possono mettere in campo per affrontarle insieme, perché, come ha introdotto Maurizio Valetti, presidente della sezione di Tirano di Confartigianato, «il rapporto famiglia e anziani è un argomento che prima o poi toccherà tutti noi».

Roberta Giumelli di Confartigianato da un anno sta lavorando, insieme a Famkare che si occupa di assistenza domiciliare sostenibile, ad una rete di supporto alle famiglie. «Ci siamo accorti come il bisogno di aiuto da parte dei nuclei familiari sia elevato – afferma Giumelli -, per cui Confartigianato fa da tramite fra la famiglia che richiede questo servizio e l’agenzia che ha la competenza per la ricerca e la selezione di una badante. Nel frattempo abbiamo conosciuto anche la realtà nuova di Domus Serena fondata Leonardo Ciapponi, e così abbiamo pensato di creare una rete, ognuno con una competenza propria, ma al centro ci sono un bisogno, l’anziano e una famiglia nella gestione della solitudine». In sostanza la famiglia si può rivolgere agli uffici di Confartigianato dove c’è un primo approccio.

«Spieghiamo il servizio, prendiamo i riferimenti e li condividiamo con l’agenzia e da lì parte il percorso – prosegue Giumelli -. Se la famiglia accetta le condizioni può chiedere l’attivazione del servizio. Quando viene identificata la badante da introdurre in famiglia, Confartigianato c’è per dare un supporto nell’emissione delle pratiche burocratiche, per l’assunzione della badante e la gestione delle buste paga». Un servizio partito da un anno circa che dimostra - numericamente – come il bisogno sia sentito. «Nel 2025 abbiamo avuto 60 richieste che si sono trasformate in 14 ricerche di selezioni attivate nella Media e Alta Valle - dichiara Chiara Bianconi, co-founder di FamKare, agenzia per il lavoro autorizzata dal ministero -. Prendiamo in carico la famiglia e analizziamo la situazione. In fase di consulenza emergono tante criticità che sono anche la base di questi momenti di divulgazione, perché c’è una difficoltà nell’idea di accettare la badante come famiglia e farla accettare all’anziano. C’è anche un tema economico, perché le famiglie, che decidono di assumere una badante, hanno un investimento medio di 18mila euro all’anno e, se non c’è il supporto di un ente pubblico, questo diventa complesso. Ci sono misure come la legge 104, l’indennità di accompagnamento e altri supporti che passano attraverso i servizi sociali che, da un lato, non sono sufficienti, dall’altro non sono conosciuti. Supportiamo anche emotivamente la famiglia che deve affrontare questo momento perché saltano gli equilibri. Ci sono donne che pensano di lasciare il lavoro. Subentra il senso di colpa. Il nostro compito è, dunque, creare un’assistenza sostenibile».

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