Annone Brianza: «Coprifuoco? I cittadini sono esasperati»

Il sindaco Luca Marsigli spiega le ragioni del divieto di circolazione, dalle 20 alle 6, in alcune vie del paese. Per tutta l’estate hanno scorrazzato gruppi di motociclisti che, tra rischi e schiamazzi, violavano il diritto al riposo

Annone Brianza

Fa parlare, l’insolito coprifuoco istituito in una parte del territorio dal sindaco Luca Marsigli, che ha deciso di ricorrere alla normativa anti rumore per bloccare letteralmente la strada a chi ha scambiato la zona industriale per un circuito motociclistico.

Comportamenti pericolosi

Marsigli non esita a difendere il provvedimento: «Durante l’intera stagione estiva, il Comune ha ricevuto continue, ripetute e plurime segnalazioni, in particolare dai residenti limitrofi alla zona industriale, riguardanti la presenza serale e notturna di gruppi di motociclisti che, con schiamazzi, rumori e condotte di guida pericolose, hanno compromesso il regolare riposo e la sicurezza dei cittadini. L’amministrazione comunale ha semplicemente preso atto della gravità e della persistenza del fenomeno e ha ritenuto doveroso, in sinergia con la Polizia locale, intervenire per salvaguardare non solo la quiete pubblica, ma anche la salute e l’incolumità delle persone. A tale scopo è stata emanata l’ordinanza».

Il coprifuoco scatta alle 20 e dura fino alle 6, 7 giorni su 7, e vieta la circolazione di ciclomotori e motocicli, fino al 31 ottobre prossimo, nelle vie Pio Galli, ai Pascoli e Repubblica. Ribadisce Marsigli, di professione avvocato: «Il provvedimento trova fondamento giuridico sia nell’articolo 50 del Testo unico degli enti locali, che attribuisce al sindaco poteri contingibili e urgenti in materia di sicurezza urbana, sia nella legge quadro del 1995 sull’inquinamento acustico, che consente di adottare misure straordinarie per fronteggiare episodi di disturbo sonoro particolarmente gravi».

«La decisione è motivata anche da una relazione della Polizia locale, nella quale sono stati documentati comportamenti - afferma - oggettivamente rischiosi e contrari al Codice della strada: si è dovuto assistere a inosservanza di ordini da parte degli agenti, manovre contromano, acrobazie intenzionalmente rumorose, fino all’utilizzo di veicoli privi di targa. Tutto ciò costituisce un serio pericolo per la sicurezza, anche degli stessi motociclisti. Sono esentati dal divieto ovviamente i residenti nelle vie interessate e gli addetti alle attività produttive della zona, così che l’ordinanza non pregiudica affatto - sottolinea il sindaco - la vita quotidiana e le esigenze lavorative di chi utilizza i veicoli a scopo legittimo.»

«Tutelare i residenti»

«La violazione dell’ordinanza comporta l’applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dal Codice della strada, con l’intervento diretto della Polizia locale e delle altre forze dell’ordine. Abbiamo il dovere - conclude Marsigli - di intervenire con fermezza quando i comportamenti di pochi compromettono la serenità e il diritto di molti. L’estate appena trascorsa è stata segnata da episodi che hanno generato esasperazione tra i cittadini. Questa ordinanza vuole essere un segnale chiaro: l’amministrazione comunale non tollera abusi e mette al centro del proprio mandato la tutela dei residenti, della sicurezza e della salute collettiva. Con questa misura, intendiamo dare una risposta concreta a una criticità che si è protratta a lungo, riaffermando al tempo stesso il principio secondo cui la libertà di ognuno trova un limite laddove viene compromesso il benessere della comunità».

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