
Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 29 Giugno 2013
Cambia il 118, ma non per l’utente
E geolocalizzazione immediata
La rivoluzione scatta il 2 luglio prossimo: il numero da comporre è lo stesso, risponderà Varese
In pochi secondi sarà individuata la località esatta dove indirizzare l’intervento urgente richiesto
Erano state annunciate solo pochi giorni fa le novità introdotte rispetto al servizio 118, di emergenza-urgenza, e al servizio di Guardia Medica, in gergo, continuità assistenziale.
Le spiegazioni del numero uno
Ma altre ne sono sopravvenute tant’è che ieri, Alberto Zoli, direttore generale dell’Azienda regionale dell’emergenza-urgenza (Areu) ha trascorso tutto il pomeriggio a Sondrio per spiegarle ai componenti il Consiglio di rappresentanza della Conferenza dei sindaci sulla sanità, ai rappresentanti sindacali confederali,e alla stampa.
«Cosa cambia? Per il cittadino, nulla - ha assicurato Zoli -. Perché continuerà a comporre il 118 come sempre fatto per attivare il servizio di soccorso sanitario. Solo che, a partire dal 2 luglio, non risponderà più la Centrale operativa 118 di Sondrio, come accadeva dal 1992, e non risponderà nemmeno la Sala operativa Alpina di Bergamo, come annunciato alcuni giorni fa. Risponderà, invece, la sala operativa del 112 di Varese così da rendere immediata la localizzazione della chiamata tramite il sistema di geolocalizzazione Gps».
Non satellitare, quindi, ma pur sempre tale da garantire una copertura pressocché completa del territorio considerato. «Ad oggi abbiamo potuto constatare, laddove già introdotto, che il sistema di localizzazione 112 funziona almeno nel 90% dei casi - ha affermato Zoli - con enorme guadagno di tempo e di tempestività nell’intervento di soccorso».
In pratica, componendo il 118, dal 2 luglio, gli operatori della centrale 112 (numero unico di emergenza europeo) di Varese visualizzeranno subito il punto da cui proviene la telefonata, sia da fisso sia da cellulare. E, nel giro di pochi secondi, smisteranno la chiamata sulla sala operativa 118 di Bergamo che, a sua volta, attiverà le postazioni di soccorso (ambulanze) dislocate su tutto il territorio della provincia di Sondrio.
Sarà una questione di pochi secondi, tanti quanto bastano per localizzare la chiamata e girarla sulla centrale 118 di Bergamo dove è presente un medico 24 ore su 24.
Il cittadino deve solo prepararsi mentalmente ad essere localizzato prima ancora, quasi, di presentarsi.
Il tutto si svolge in questi termini. L’utente in difficoltà o chi per esso chiama il 118. Risponde il 112 di Varese: “Qui numero unico di emergenza”… “Sono Pinco Palla”…Sì, lei chiama da via Vanoni, civico 8, di Sondrio?”…”Sì, bene, mi dice se sul citofono c’è scritto proprio “Pinco Palla”… “Sì, oppure no, c’è scritto…”… “Stia in linea le passo la centrale 118”.
Il tutto nel giro di 30-40 secondi, dopodiché si entra in contatto col personale sanitario della Centrale di Bergamo che raccoglie la richiesta di soccorso vera e propria.
Tutto qua. C’è solo da predisporsi ad essere subito localizzati e dare conferma della localizzazione e del nome scritto sul citofono o all’ingresso di casa.
«Abbiamo voluto partire già da subito, dal 2 luglio, con il passaggio tramite il numero unico europeo di emergenza 112 - ha spiegato Zoli - proprio perché garantisce la localizzazione tale da salvare, veramente, vite umane. Per il mese di luglio si procede così. Poi, da agosto, la centrale 112 di Varese assorbirà, come deve essere, anche le chiamate oggi effettuate verso il 112 (Carabinieri), il 113 (Polizia) e il 115 (Vigili del fuoco). Per cui è prevedibile che, nel giro di poco, si passerà a comporre direttamente il 112 come numero europeo di emergenza, bypassando tutti gli altri, ovvero 118, 112,113 e 115.
Ciò che permette un filtro maggiore delle chiamate considerato che, ad oggi, la centrale 112 di Varese, già attiva sulle provincie di Varese, Como, Lecco, Monza Brianza e Bergamo, a copertura di un territorio forte di 3 milioni e 733mila persone, filtra il 32% delle chiamate fatte come sanitarie, girandone, invece, alla centrale 118 di riferimento il 68%.
«In questa fase iniziale procediamo in questo modo - ha specificato Zoli - gravitando su Varese, ma, l’organizzazione prevede il passaggio futuro sulla Centrale 112 di Brescia in costituzione che, a sua volta, girerà le chiamate sanitarie su quella 118 di Bergamo coordinata da Fulvio Kette».
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