Casa dell’acqua, un vero boom

Un rubinetto non basta più

Tremila litri d’acqua in un mese, con preferenza per quella gasata. Erogatore preso d’assalto, tanto che Cremeno pensa al raddoppio

CREMENO

«Trentamila litri d’acqua in un mese. Ventimila di gasata, diecimila naturale: tale è stato il successo che stiamo pensando di raddoppiare il numero degli erogatori della casetta dell’acqua di via Pascoli. L’unico adesso disponibile, considerato il riscontro, è troppo poco».

È soddisfatto il sindaco Pier Luigi Invernizzi, commentando i dati, a tratti clamorosi, emersi da un primo riscontro sull’attività della “casetta”.

Piace e tanto l’acqua di Cremeno. «Se guardiamo ai numeri - dice Invernizzi -, ben si capisce come l’iniziativa sia stata apprezzata dai residenti e dai villeggianti di Cremeno», magari anche da quelli degli altri Comuni dell’altopiano.

Per pochi centesimi si portano via litri d’acqua di purezza garantita: il messaggio è stato recepito anche a Cremeno dove la struttura è stata presa d’assalto da tanti “assetati”. Chi ne compra un litro per dissetarsi durante una passeggiata, altri con cassette e bottiglie fanno rifornimento. Naturale o gassata. Come detto, sempre citando i dati forniti dal sindaco Invernizzi, la seconda è la più gradita.

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