Caso sacerdoti,

incontro con i giovani

Un confronto di quasi due ore fra monsignor Zubiani e ragazzi del Sacro Cuore

«Avremo una maggiore possibilità di controllo e di verifica sugli obiettivi fissati»

Sondrio

Un’apertura non soltanto verso i giovani dell’oratorio della città, Sacro Cuore, ma un’apertura nei confronti di tutta la comunità parrocchiale. No solo: un impegno a mettere periscritto quelle che devono essere le linee guida del progetto di pastorale unitaria tra le parrocchie della città. È questa la principale conclusione, in sintesi, emersa dall’incontro dei giovani dell’oratorio Sacro Cuore con l’arciprete di Sondrio, monsignor Marco Zubiani.

L’incontro è avvenuto sabato pomeriggio ed è stato un lungo confronto, durato oltre un’ora e mezza: la discussione non è entrata nel merito di quello che viene un po’ considerata la causa dei malumori di queste ultime due srttimane, e cioé, i trasferimenti di don Stefano Arcara e don Roberto Secchi, “miccia” poi della protesta dei ragazzi e delle ragazze della struttura del quartiere sud-ovest.

Il confronto invece si è sviluppato in particolare lungo il progetto di pastorale unitaria per i centri parrocchiali cittadini i cui contenuti, che apparivano ai giovani stessi poco chiari, erano la ragione più profonda alla base dei loro gesti.

Sembra così ricomporsi almeno in parte la polemica nata tra i vertici cittadini della Curia e i giovani dell’oratorio Sacro Cuore e che aveva portato questi ultimi a calare dal campanile della chiesa di via Aldo Moro uno striscione raffigurante un enorme punto di domanda come espressione di tutti i loro dubbi sulle scelte compiute e a portare le loro perplessità a conoscenza dell’opinione pubblica attraverso una serie di lettere e comunicati stampa consegnati ai principali organi di informazione locali e inviati allo stesso monsignor Zubiani e al Vescovo della diocesi di Como monsignor Diego Coletti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA