Emergenza a Esino. Il parroco «Più dei profughi pesano le elezioni»

Don Franco Galimberti: «Grave se qualcuno alimenta le tensioni in vista del voto comunale». Monta la protesta e si costituisce un comitato

Esino

Emergenza profughi. È un momento molto delicato per Esino che sta vivendo l’inizio della campagna elettorale in cui si intreccia il problema del presunto arrivo di un’ottantina di nuovi immigrati in paese, in aggiunta dei quaranta già ospitati alla “Montanina”.

Nemmeno il parroco don Franco Galimberti vuole entrare nel merito di quel pentolone che ribolle in paese: «Non voglio rilasciare nessuna dichiarazione per non alimentare polemiche per nulla». Si chiama fuori quindi. Almeno in apparenza. perché parole significative le spende invece per l’atto di sfregio compiuto sui due simboli della cristianità presi di mira nei giorni scorsi, il dipinto della Madonna con il Bambino a cui sono stati cancellati i volti con una vernice e la scritta “W l’Islam” tracciata su una vicina cappelletta, in zona Roncaiolo. «Quello è serio e grave. - afferma don Franco – La mia impressione è che tutto queste situazioni avvengono in vista delle elezioni. Qualche stupido ha pensato bene di alimentarle. I pazzi purtroppo ci sono in giro ancora».

E martedì sera si è costituito spontaneamente un gruppo di persone che ha deciso di avviare una petizione con la finalità di scongiurare l’arrivo degli 80 nuovi richiedenti asilo in paese.

Leggete tutti i particolari nel servizio sull’edizione odierna de La Provincia.

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