
Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 13 Maggio 2014
Gli 80 euro in busta
In 20mila aspettano
«Ennesimo pasticcio»
Mirko Dolzadelli (Cisl) si dice preoccupato: - «C’è un problema di equità e di erogazione - Ne abbiamo parlato con altri professionisti»
C’è tanta attesa per gli ottanta euro del bonus di Renzi, ma c’è il rischio di non vederli. Secondo i sindacati, alcuni datori di lavoro non potranno erogare nel mese di maggio gli ottanta euro promessi dal governo.
Non tanto per l’assenza dei soldi, visto che il problema non è la copertura finanziaria, ma per motivi tecnici. Sia la Cgil, sia la Cisl di Sondrio registrano delle possibili criticità. Non sono disponibili dati relativi alla quantità di lavoratori interessati in provincia di Sondrio, ma si stima che la metà dei lavoratori dipendenti sia toccata da questo provvedimento. L’ipotesi è vicina alle ventimila unità, con una particolare concentrazione su occupazione femminile, giovani e personale di aziende in crisi che utilizzano gli ammortizzatori sociali.
«Stiamo parlando di misure legate a un reddito presunto, con tutti i rischi conseguenti - sottolinea il segretario della Cisl Mirko Dolzadelli -. I lavoratori vicini alla soglia dei 25000 euro rischiano di produrre reddito – magari per rispondere positivamente a richieste di flessibilità dell’azienda - per un imponibile che annulla il beneficio fiscale. Ma i problemi riguardano soprattutto la gestione. Già in passato si sono osservati degli inconvenienti nell’affrontare questi argomenti. Per come è strutturato questo provvedimento, sono più gli elementi di preoccupazione che le certezze».
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