«I drappi bianchi
da ogni finestra»
    
    
        
            
L’appello per salvare la Provincia agli abitanti di Valtellina e Valchiavenna - Sertori: «Chi non  capisce la portata è in malafede»
        
    
    
        
    
    
    
 
      
    
 
    
        
    
    
                    
                    
                    
                    
                        
    Schierati, tutti in piedi -  «perché le battaglie non si combattono da seduti» - con il simbolo della Provincia dietro e il drappo bianco con la sigla “So”- quello che tutti gli abitanti di Valtellina e Valchiavenna sono invitati ad esporre - davanti, di fianco a quello di Belluno. 
Hanno voluto presentarsi così ieri mattina a palazzo Muzio i protagonisti dell’iniziativa di sensibilizzazione per l’elezione diretta della Provincia, capeggiati dal numero uno di palazzo Muzio Massimo Sertori.
In sala consiliare, dietro al banco della giunta c’erano i sindaci dei comuni capoluogo (assenti quelli di  Chiavenna e Morbegno), i rappresentanti delle tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, i rappresentanti delle associazioni di categoria (assente Confindustria), della Camera di commercio e «gli amici autonomisti» di Belluno. Assenti i  partiti, «coi quali ho parlato e che se vorranno da domani potranno esprimersi - ha sottolineato Sertori -, ma oggi è il giorno del territorio».
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