![Gli intervenuti alla commemorazione dei repubblichini fucilati<span xml:space=](https://storage.laprovinciaunicatv.it/media/photologue/2014/4/28/photos/cache/il-ricordo-dei-morti-fascistima-senza-i-saluti-romani_41c667b6-cefd-11e3-8e2c-27bf0e2b95e5_v3_large_libera.jpg)
Cronaca / Lecco città
Lunedì 28 Aprile 2014
Il ricordo dei morti fascisti
ma senza i saluti romani
La cerimonia davanti alla lapide allo stadio di Lecco
![Gli intervenuti alla commemorazione dei repubblichini fucilati<span xml:space=](https://storage.laprovinciaunicatv.it/media/photologue/2014/4/28/photos/cache/il-ricordo-dei-morti-fascistima-senza-i-saluti-romani_41c667b6-cefd-11e3-8e2c-27bf0e2b95e5_v3_large_libera.jpg)
LECCO
Una cerimonia di commemorazione in tono minore, rispetto agli anni scorsi, quella dei sedici militi dei Battaglioni “Leonessa” e “Perugia” fucilati il 28 aprile 1945 al “Cantarelli”.
Ovvero sui muri dell’attuale stadio Rigamonti-Ceppi come rappresaglia per l’uccisione di un partigiano che portava la bandiera bianca per parlamentare con i repubblichini che si erano nel frattempo arresi.
A ricordare quei giovani sotto la discussa lapide posta l’anno scorso nella sua versione “riveduta e corretta”, non hanno partecipato autorità (anche per la concomitanza del consiglio provinciale), ma solo Antonio Pasquini come consigliere comunale e Simone Fabrizio come rappresentante di Casa Pound.
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