Il sindaco diventato anche vigile urbano

«E così è crollato il numero delle multe»

Polemica sul ruolo di comando della polizia locale mantenuto per sè da De Capitani

La minoranza:«Pensi alle auto anziché dare la caccia alle bici senza campanello»

Pescate

«Il sindaco è un “uomo solo al comando”». «Non è vero, è solo il modo per far funzionare meglio le cose».

L’attacco della minoranza di “Insieme per Pescate”, guidato dall’ex sindaco Enrico Valsecchi, era probabilmente inevitabile, considerati i ruoli che il primo cittadino attuale, Dante De Capitani, ha concentrato sulla propria persona. Oltre alla fascia di borgomastro, infatti, quest’ultimo possiede anche diverse altre cariche, in virtù delle quali, soprattutto nell’ultimo periodo, è salito alla ribalta delle cronache.

E’ il caso del comando della polizia locale, che ha deciso di mantenere per sé dopo l’interruzione della convenzione con Malgrate, considerata poco incisiva. Da comandante, infatti, ha rivisto alcune linee guida del corpo e avviato pattugliamenti in borghese, proseguendo la propria personalissima battaglia contro le bici senza campanelli.

Un argomento che è finito anche in consiglio comunale – durante il quale, giovedì, si è discusso tra l’altro dell’attività della polizia locale, che nel 2013 ha elevato 288 sanzioni contro le oltre 700 dell’anno precedente -, con l’opposizione a chiedere a De Capitani di spostare la propria attenzione dalla pista ciclabile alle strade.

L’articolo completo su La Provincia di Lecco del 3 agosto

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