Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 30 Settembre 2013
In gita con il campione del mondo
Boscacci ferma il test e racconta
Incontro fortunato sui monti per i bambini della quarta e quinta elementare
L’atleta interrompe gli allenamenti e fa da guida lungo i pendii e fra i rifugi locali
Non capita tutti i giorni di incontrare un campione del mondo che sceglie di abbandonare l’allenamento per fare da guida in montagna a un gruppo di giovani leve. Sui monti di Albosaggia è capitato ed è stato tutto documentato (e fotografato) dai tablet che i ragazzi avevano con sé durante l’uscita naturalistica.
Era mercoledì mattina quando gli alunni delle classi quarta e quinta della primaria orobica, accompagnati da quattro maestre e da due volontari, sono “incappati” in Michele Boscacci, campione mondiale di scialpinismo. L?atleta era in cresta e stava correndo durante un suo allenamento consueto.
Si trovavano a circa 2.000 metri di quota, vicino al lago delle Zocche dove avevano appena pranzato: «Ci ha visti e ci ha raggiunto, così abbiamo avuto l’onore di averlo come guida – raccontano felici gli alunni -. Passando dalla baita di Sciucc appena inaugurata domenica scorsa – il rifugio alpino è stato intitolato ai gemelli Fausto e Stefano Facetti - ci ha portato per sentieri, tagliando la pista forestale e facendoci risparmiare un bel po’ di strada». Un esperto di quelle montagne Boscacci che è nato ad Albosaggia. Altrettanto esperti e perfetti conoscitori lo stanno diventando anche i ragazzi che con la scuola hanno potuto vivere questa esperienza, promossa dal Comune in stretta collaborazione con il Parco delle Orobie. «Siamo partiti alle 7 da scuola in direzione Campei – proseguono nel loro racocnto -. Abbiamo camminato da 1.360 metri di quota verso l’alpe Salinù, passando per il Laresù», il larice secolare facilmente raggiungibile dal bosco del lago. «Da Salinù si è andati verso le baite di Meriggio, poi verso il passo della Portorela e giù verso il lago delle Zocche a 2060 metri». Dopo il pranzo al sacco, con i tecnici del Parco delle Orobie sono state fatte delle attività alla scoperta della flora e della fauna della zona,
«Queste attività ci hanno fatto conoscere la biodiversità di questo magnifico luogo toccando con mano la natura».
Ma non solo: «Abbiamo potuto ammirare le principali montagne con la specula, le cime prima verso la Val Malenco con il gruppo del Bernina e del Disgrazia e poi verso a la cresta dalla Croce verso il pizzo Campacc, dove abbiamo visto Michele Boscacci».
Dopo circa 14 chilometri di camminata e 800 metri di dislivello «siamo arrivati al Campei in tarda serata, stanchi ma contenti di aver visto magnifici panorami e scoperto la nostra montagna e i nostri alpeggi facendo fotografie e lavoretti con i tablet».
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