La rubrica sui poeti e il suo autore

Marco Pelliccioli è nato a Seriate (Bg) nel 1982. Laureato in Lettere moderne e cinema alla Sapienza di Roma, lavora a Milano nell’editoria. Come poeta ha pubblicato: “C’è Nunzia in cortile” (LietoColle, 2014, introduzione di Maurizio Cucchi; premio Albero Andronico), “L’orfano” (LietoColle-Pordenonelegge, 2016, postfazione di Maurizio Cucchi; premio Colline di Torino; Selezione premio Tirinnanzi e premio Europa in versi); “L’inganno della superficie” (Stampa2009, 2019, introduzione a cura di Maurizio Cucchi; selezione premio Città di Como); la plaquette “Il sogno del pesce gatto” (Stampa2009, 2023). Lo scorso febbraio è uscita la sua nuova raccolta “Nel concerto del tempo” nella collana Lo Specchio di Mondadori.Del 2015 è il romanzo “A due passi dal treno” (Ed. Eclissi), segnalato dal Premio Calvino. “Un dandy a teatro. Oscar Wilde e Woody Allen” (Ed. MEF) è un saggio del 2008. È incluso nel libro “Racconti sotto l’albero” (Gallucci, 2022). Suoi testi sono apparsi su riviste e antologie, tra cui “Giovane poesia italiana” (Pordenonelegge, 2020), tradotta in inglese, francese, spagnolo e tedesco. Per il Teatro Fontana di Milano cura la rassegna “La poesia e la fontana” e i corsi di Poesia contemporanea. Questo articolo è l’ottavo di una rubrica dedicata ai poeti italiani tra XX e XXI secolo, a cadenza mensile. I precedenti li trovate nell’archivio digitale http://ordine.laprovincia.it.

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