
Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 20 Ottobre 2013
Le città intelligenti
Sondrio non primeggia
La graduatoria è stata stilata considerando 100 principali indicatori suddivisi in sei macroaree
Città intelligenti in Italia, vince Trento, spiccano quelle emiliane, mentre Sondrio non primeggia nel panorama dei capoluoghi di provincia.
A fotografare le città più smart è ICity rate 2013, la seconda edizione della classifica nazionale realizzata dal Forum della pubblica amministrazione e presentata nei giorni scorsi a Bologna. Una ricerca dalla quale emerge che le realtà più intelligenti sono Trento, Bologna e Milano, mentre Sondrio veleggia a metà classifica al posto numero 51, in lieve miglioramento rispetto al cinquantunesimo dello scorso anno.
La graduatoria è stata stilata considerando 100 principali indicatori suddivisi in sei macroaree: economia (innovazione nelle imprese, quanta occupazione creano, quanti giovani e donne partecipano alle iniziative imprenditoriali); ambiente (lotta all’inquinamento, qualità dell’aria, raccolta differenziata, verde urbano); mobilità (trasporti locali, mobilità sostenibile, ciclabilità); governance (trasparenza e accessibilità dei dati della pubblica amministrazione); qualità della vita (investimenti in cultura, nel sociale, offerta di asili, cinema e biblioteche) e capitale sociale (livello di istruzione, partecipazione politica, attivismo nel sociale).
Una suddivisione che consente di mettere in luce i punti forti e quelli deboli di ciascuna realtà. Peculiarità che risultano molto evidenti nel caso di Sondrio che riesce a primeggiare in fatto di ambiente (è al sesto posto assoluto in Italia), ma crolla quando si tratta di economia (il posto è il numero 86) e non va meglio in fatto di mobilità (71 la piazza).Per quanto riguarda gli altri parametri invece la classifica dice: posto numero 55 per governance (era il 48 l’anno precedente)e 19 qualità della vita (era il 21).
Un risultato quello del capoluogo valtellinese che colloca Sondrio nelle retrovie della classifica delle città lombarde. Peggio fanno soltanto Como e Varese (Monza non è citata nella classifica). Una situazione che il coordinatore della ricerca Gianni Dominici spiega con la forte concorrenza delle città emiliane. «Le città lombarde si muovono tutte da un buon punto di partenza - dice -, poche di loro però hanno deciso di fare lo scatto ulteriore verso il miglioramento». Quello che manca spesso secondo il coordinatore, che riconosce l’oggettivo momento difficile per le città, è la volontà politica di realizzare davvero città smart.
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