Lecco, alla ricerca

del corpo di Lorenzo

Il giovane Mazzoleni cadde durante la discesa dalla vetta del K2 il 30 luglio 1996: non fu mai recuperato. Ora Agostino Da Polenza, a capo della spedizione di allora, sta perlustrando la montagna deciso a ritrovarlo. Una questione di cuore

LECCO

Sono passati 17 anni, ma l’emozione è violenta. Ieri nel tardo pomeriggio si è diffusa una notizia che ha scosso il mondo della montagna. Il sito Montagna.tv ha pubblicato un articolo che non è passato inosservato: “K2: Agostino Da Polenza cerca il corpo di Lorenzo Mazzoleni”. E’ stato come se la crosta che ricopriva la ferita di colpo fosse stata strappata via e il dolore tornasse vivo.

Lorenzo Mazzoleni è un ragazzo che Lecco non ha dimenticato. Era fine luglio 1996, i Ragni di Lecco erano sul K2 per festeggiare il loro sessantesimo anniversario e il giovane scalatore dai capelli biondi e il sorriso contagioso era entusiasta di fare parte di quella spedizione. I Ragni conquistano la vetta il 29 luglio, il 30 la tragedia. Durante la discesa, a quota 8100 metri al “collo di bottiglia”, Lorenzo cade, ma nessuno vede la dinamica dell’incidente perché Mazzoleni è l’ultimo della cordata.

Il suo corpo viene individuato lungo la via Cesen. È troppo pericoloso tentare di recuperarlo, così si decide, in accordo con la famiglia, di lasciare Lorenzo sul K2.

Agostino Da Polenza in questi giorni è ai piedi del K2 per sovraintendere delle spedizioni scientifiche, ha organizzato una squadra di soccorso per tentare il recupero del corpo di Mazzoleni.

L’amicizia, quella vera, è uno dei legami più forti che esistono nella vita di una persona. Oggi Da Polenza ha inviato una nota di dieci righe in cui spiega la sua emozione durante il primo avvicinamento al luogo dove si pensa possa essere il lecchese.

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