
Cronaca / Lecco città
Venerdì 05 Luglio 2013
Lecco: un furto sacrilego
nella chiesa di Germanedo
Oggetti d’oro dell’ostensorio razziati a colpo sicuro dal ladro
Ma nessuna ostia consacrata è stata portata via
Un furto al limite del sacrilego, con seimila euro di danni, nella chiesa di Germanedo di San Cipriano e Giustina. Un furto anomalo, perché dopo averlo commesso il ladro lo ha anche “firmato”: “Scusate, ho fame!!!” e, più sotto “Scusa Don…”.
«Scusate, ho fame»
Un cartello consegnato alla compagnia Carabinieri di Lecco e che potrebbe mettere gli inquirenti sulle tracce dei ladri. Che si tratti di uno o più italiani, dalla sicurezza con cui è stato scritto il cartello, è sicuro. E don Carlo Orsi, che presto si trasferirà nella sua nuova parrocchia a Olgiate Molgora, pensa si tratti di qualcuno che conosceva bene la chiesa.
«Hanno violato porte che nemmeno io conoscevo, per andarsene. E sono andati a colpo sicuro. Sapevano che nel tabernacolo c’era l’ostensorio dei primi del ‘900 e da questo hanno portato via solamente il Cristo che stava sopra, d’oro, e la lunetta delle ostie, al suo interno. Non hanno toccato quelle che potevano sembrare pietre preziose e, invece, erano delle semplicissime pietre dure».
Anche la “perizia” nell’individuare le cose preziose è sospetta: la pisside, per esempio, non è stata toccata perché, al di là dell’aspetto prezioso, è in rame. Fortunatamente, al di là della porticina del tabernacolo, argentata, e del marmo nero di Varenna che è stato scheggiato, non ci sono segni di profanazione: «Non è stata rubata nessuna ostia consacrata né altro che rimandi al sacrilegio. Altrimenti avremmo dovuto fare tutti i riti del caso».
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