
Cronaca / Lecco città
Lunedì 02 Giugno 2014
Lecco, mai così tanti
per la Repubblica
2 giugno di speranza
Teatro strapieno, qualcuno è rimasto fuori
Applausi alla lettura del discorso di Napolitano
che ha chiesto stabilità ma anche riforme vere
Un 2 giugno come non si era mai visto, in tempi recenti. Piazza Cermenati gremita di gente, oltre che di autorità. E il Teatro Sociale con tante persone che, non trovando posto nemmeno in piedi, sono dovute restare fuori, non senza qualche protesta. Difficile dire perché il 2 giugno 2014 sia stato così “sentito”. I più cinici hanno dato la “colpa” al maltempo che ha impedito le gite fuori porta. I più patriottici hanno parlato delle recenti elezioni europee come quelle che hanno risvegliato, comunque le si guardi, l’amor patrio. Fatto sta che alle 10 alle 11,30 di ieri è andato in scena, prima in piazza e poi al Sociale, la rappresentazione perfetta dell’orgoglio nazionale in salsa lecchese.
Unica nota stonata: le poche voci a intonare l’inno nazionale sia in piazza che a teatro. A farla da padrone, però, in tal senso, i bersaglieri della fanfara “Guglielmo Colombo” sezione Emilio Caretto con il suo capo Luca Lozza tromba in resta. Le sue marce (dalla celebre Flik Flok del 1861 a quella per la guerra in Albania del 1940, passando per la marcia del “reggimento di papà”), hanno davvero strappato applausi a scena aperta sia sotto le due gocce di pioggia cadute durante l’alzabandiera in piazza Cermenati, sia al coperto del Teatro Sociale, gremito, come detto, in ogni ordine di posti.
Una pagina speciale con tutte le foto dei premiati
su “La Provincia di Lecco” in edicola martedì 3 giugno
© RIPRODUZIONE RISERVATA