Lecco: lo statuto dei contribuenti

I commercialisti in campo

Una delegazione lecchese dell’Aidc, guidata dal presidente Elena Vaccheri e composta da Emma Fumagalli e Leonardo Milani ha partecipato a Roma al quarto meeting nazionale Aidc

LECCO

Una delegazione lecchese dell’Aidc (Associazione italiana dottori commercialisti), guidata dal presidente Elena Vaccheri e composta da Emma Fumagalli e Leonardo Milani ha partecipato a Roma al quarto meeting nazionale Aidc.

L’incontro aveva come tema: “Lo statuto del contribuente - Violazione del principio di legalità? Equità, efficienza, imparzialità e parità di diritti per tutti i protagonisti nei rapporti tributari”.

Come spiega Elena Vaccheri, «lo statuto dei diritti del contribuente si può ritenere una rivoluzione mancata perché gli ovvi principi generali - che poi si rifanno alla Costituzione - sono stati disattesi. Lo statuto - continua la Vaccheri - doveva garantire una disciplina tributaria stabile nel tempo, affidabile e trasparente. Sono requisiti che servono ad agevolare nell’interpretazione delle norme sia il contribuente sia l’amministrazione finanziaria. In definitiva, lo statuto doveva garantire un equilibrato rapporto tra cittadino e fisco, fondato sulla leale collaborazione e il legittimo affidamento».

E invece qual è lo stato dei rapporti tra il cittadino e l’amministrazione fiscale? «Il nostro sistema tributario - spiega Elena Vaccheri che è anche segretario nazionale dell’Aidc - rimane viziato da diverse “patologie”. Che sono una produzione frenetica e confusa di norme, un aumento indiscriminato di adempimenti, le modifiche normative che arrivano all’ultimo momento, il ricorso all’inversione dell’onere della prova, l’abuso del diritto. Sono tutti elementi di un rapporto distorto e che sono l’esatto contrario di quanto lo statuto del contribuente si prefigge».

Di fronte a questa situazione, lo statuto del contribuente come può essere applicato? «L’Aidc crede nell’efficacia dello statuto e siamo convinti si possa lavorare affinché i principi in esso contenuti trovino applicazione».

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