
(Foto di Foto Lisignoli)
L’ente montano
allarga la statale 36
Cinquecentomila euro per intervenire sul tornante tra Lirone e Cimaganda, a San Giacomo
Ciapusci, sindaco di Samolaco, rimarca: «Ormai eseguiamo opere al posto degli enti statali»
Cinquecentomila euro per allargare la Statale 36 nel tratto del tornante compreso tra gli abitati di Lirone e Cimaganda, a San Giacomo Filippo. Nuovo intervento messo in cantiere dalla Comunità montana Valchiavenna per risolvere i problemi viabilistici del tratto di Statale che collega Chiavenna a Campodolcino.
Con l’approvazione della prima variazione al bilancio di previsione 2013 decisa giovedì sera in assemblea, l’ente comprensoriale ha deciso di mettere nuovamente mano alla viabilità principale tentando di risolvere i problemi di scorrevolezza del traffico e di sicurezza: «Con questo intervento - ha spiegato il presidente della Comunità montana Severino De Stefani - possiamo dire che tutti i nodi critici della viabilità fino a Campodolcino sono stati risolti. Abbiamo già un accordo con Anas e la fase progettuale, grazie a elaborati riguardanti tutta la tratta realizzati dal nostro ufficio tecnico ormai dieci anni fa, è in fase avanzata».
Il che vuol dire che l’intervento potrebbe essere messo in cantiere già nel 2013.
La Comunità montana è intervenuta in passato risolvendo il problema della strozzatura all’interno dell’abitato di San Giacomo Filippo, allargando la strada in località Conoia, ampliando i tornanti di Gallivaggio. Attualmente sono in corso, anzi in fase di chiusura, i lavori riguardanti la carreggiata nel tratto antecedente la galleria di Stuz.
L’intervento è stato salutato con favore da tutta l’assemblea, anche se il sindaco di Samolaco Elena Ciapusci ha voluto rimarcare come ormai gli enti locali della Valchiavenna da anni svolgano una attività di supplenza per quanto riguarda gli interventi sulle statali: «Ormai - ha commentato il primo cittadino di Samolaco - tutti questi lavori vengono pagati da noi. C’è da chiedersi a cosa serva la fiscalità generale o il bollo auto. Una volta pagando le tasse si avevano i servizi. Ora se si vogliono i servizi bisogna pagarli, dopo aver pagato anche le tasse».
La variazione al bilancio di previsione, 1,5 milioni di euro in totale, ha visto anche lo stanziamento di fondi per interventi come il rifugio-bivacco in Valle di Lei, la sistemazione dell’ex convento dei Cappuccini in vista del trasferimento della biblioteca della Valchiavenna, uno stanziamento a favore dei Vigili del fuoco di Campodolcino e uno per la sistemazione dell’acquedotto di Cigolino.
Gran parte dei fondi sono arrivati da maggiori trasferimenti della Regione Lombardia sulla rimodulazione del Pisl, dal Bim e, soprattutto, dall’applicazione di 501mila euro di avanzo di amministrazione.
In pratica, mentre i Comuni della Valle Spluga fanno i conti con i ritardi del cantiere per il nuovo ponte a Gallivaggio, bloccato per contestazioni tra la ditta che esegue il lavoro e l’Anas, su altri tratti della 36 l’intervento degli enti locali e regionali riesce a portare a casa risorse e cantieri.
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