L’esposizione e il volume

Per gentile concessione dell’editore, del MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, e dell’autrice, vi proponiamo in questa pagina un ampio stralcio del saggio che la cocuratrice (con Manuel Orazi e Fabio Salomoni) Moira Valeri ha scritto per il catalogo blingue della mostra “Stadi. Architettura e mito” pubblicato da Franco Cosimo Panini Editore.

L’esposizione in corso al MAXXI di Roma è stata prorogata fino al 9 novembre, ma anche chi non avesse occasione di recarsi nella capitale entro quella data, può approfondire il tema attraverso il volume collegato, che presenta numerosi saggi e interviste di esperti, oltre a una sezione dedicata a cinquanta impianti italiani e internazionali, con schede corredate da antologie fotografiche.

« Occuparsi di stadi oggi non significa solo esplorare il legame tra sport e architettura, ma allargare lo sguardo e riflettere su tematiche più ampie legate alla società. Gli stadi, infatti, diventano vere e proprie lenti attraverso cui osservare fenomeni artistici, innovazioni progettuali, trasformazioni sociali e storiche», sottolinea Emanuela Bruni, presidente di Fondazione MAXXI.

La mostra “Stadi. Architettura e mito” – prima grande esposizione in Italia dedicata a questa tipologia architettonica – ne ripercorre la storia, dal Panathinaiko dell’antica Grecia ai capolavori contemporanei, esempi di tecnica e design avanzati.

Progettato da Lorenzo Bini dello studio Binocle, l’allestimento dell’esposizione segue un ordinato viaggio cronologico, dove ogni tappa corrisponde al racconto appassionato di un’epoca, attraverso la memoria, i simboli e le passioni che rendono lo stadio uno dei luoghi più rappresentativi della contemporaneità. I tavoli ospitano disegni, modelli e progetti architettonici, mentre le pareti “spalti” si animano di opere d’arte, poster storici, fotografie e documenti legati a eventi sportivi memorabili.

Una mostra interessante sia per i tifosi sia per gli appassionati di architettura. Nella sezione dedicata ai mondiali di Italia 90, per esempio, non solo si rivive l’atmosfera euforica delle “estati italiane” con il manifesto di Alberto Burri, la celebre mascotte “Ciao” e uno schizzo dello stadio di Trieste, ma si ammirano anche cinque progetti significativi: il San Nicola di Bari (1990) firmato da Renzo Piano, San Siro di Milano progettato da G. Ragazzi, E. Hoffer, L. Finzi ed E. Nova, il delle Alpi di Torino, il Luigi Ferraris di Genova rinnovato da Vittorio Gregotti e lo stesso stadio di Trieste dello Studio Celli, documentato negli scatti di Stefano Graziani. Per informazioni: www.maxxi.art.

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