«Macché discarica,

è solo un deposito»

Il caso del centro stoccaggio rifiuti a Molteno:

la “Readelli” ha deciso di affidarsi a manifesti sui muri per spiegare

E conclude: «Tanta amarezza, ma la nostra famiglia

resterà ad abitare a Molteno nonostante le offese»

Molteno

Manifesti sui muri non soltanto di Molteno per spiegare le proprie ragioni. La “Redaelli Piergiorgio” - l’azienda da qualche tempo al centro delle polemiche per la richiesta di realizzazione di un centro di stoccaggio di rifiuti - ha deciso di spiegare la propria posizione affiggendo decine di manifesti che faranno la loro comparsa domani a Molteno, Garbagnate Monastero, Sirone e Rogeno.

La “querelle” sul centro di stoccaggio rifiuti sta tenendo banco da qualche mese con lo scontro politico tra la maggioranza e l’opposizione consiliari, assemblee pubbliche accese, petizioni, accuse e controaccuse.

Da parte sua, la “Readelli” tiene a precisare che a Raviola - dove ha sede l’azienda - non sorgeranno certo una discarica, un forno inceneritore o «tantomeno» impianti per bruciare o sotterrare rifiuti. Più semplicemente, la richiesta riguarda la realizzazione di un semplice «centro di stoccaggio provvisorio o deposito temporaneo di materiale, finalizzato a ridurre il numero di trasporti agli impianti finali di smaltimento».

L’articolo su La Provincia di Lecco del 7 settembre

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