
Cronaca / Lecco città
Lunedì 27 Aprile 2015
«Mia moglie viva nell’inferno del Nepal»
Il lecchese Floriano Castelnuovo vive da anni in un rifugio a Khumjung sposato a una nepalese
Ora è in in città e ascolta i racconti drammatici della donna, sopravvissuta alla catastrofe
«Laggiù in questo momento è il caos, vorrei tornare, ma temo che non mi facciano nemmeno entrare e poi sarebbe impossibile raggiungere casa mia, nella valle dell’Everest. Dovrei andarci a piedi e ci vorrebbero settimane».
Floriano Castelnuovo, 58 anni, è un lecchese trapiantato in Nepal. Fratello di Pinuccio, ex presidente dei Ragni e ex assessore allo Sport, Uno di quegli alpinisti che ha girato il mondo, ma si è innamorato di quel paradiso in Terra. «Sono trent’anni che frequento quelle zone e dieci anni fa mi sono sposato con una nepalese, Phura Duma, gestiamo un rifugio a Khumjung, ora lei è giù in questo momento».
Sono giornate drammatiche non solo per chi è in Nepal, ma anche per chi è legato a quella terra e ha amici e conoscenti, il terremoto devastante di sabato scorso rischia veramente di aver causato un’ecatombe: «Ho sentito mia moglie subito dopo le prime scosse – racconta Castelnuovo – piangeva, ma sta bene, si è spaventata, fortunatamente attorno a dove abitiamo noi stanno tutti bene. La fortuna di vivere nelle valli è che se capita il terremoto esci nel prato e non ti cade addosso nulla, esattamente all’opposto di Katmandu dove anche se vai in strada ti crolla tutto sulla testa. Mia moglie mi ha mandato anche alcune foto della nostra casa, ci saranno dei lavori da fare, ma non mi interessa, prima vengono le persone”.
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