
Cronaca / Circondario
Domenica 24 Agosto 2014
«Oreste era caro e amato»
Addio al papà di Erve morto
Chiesa gremita. Il parroco durante i funerali consola moglie e figlio
«Il dolore sembra un incubo ma dobbiamo avere fede e speranza»

Erve
Un intero paese si è fermato, ieri pomeriggio, per dare l’ultimo saluto a Oreste Bolis, stringendo in un forte abbraccio la moglie Cristina Sonzogni e il piccolo Matteo, i genitori Riccardo e Carla e i fratelli, colpiti duramente dalla tragica morte del loro caro.
Il feretro, dall’abitazione di Curno nella quale il 45enne ervese viveva da qualche anno con moglie e figlio, è giunto in paese poco prima delle 14.
Oreste era «caro e amato», ha ricordato don Luciano Tengattini, il parroco che insieme ad altri quattro sacerdoti ha celebrato il funerale dinanzi ad una chiesa gremita al punto che in molti non sono riusciti ad entrare per ascoltare la funzione e si sono dovuti assiepare sul sagrato.
«Non voglio riempire di parole il grande vuoto venutosi a creare con questa terribile tragedia – ha affermato nell’omelia -. È’ come essere sospesi e non riuscire a trovare un appiglio, siamo in pratica in un incubo nel quale il dolore prende il sopravvento su tutto il resto. Ma c’è un modo per rialzarsi, l’unico che ci è dato: avvicinarsi con umiltà ai piedi della croce e affidarsi alla fede»
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