
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 24 Settembre 2013
Parco della Bosca: in riva
all’Adda poche infrazioni
Divieti rispettati, confermano i vigilantes attivi nel corso dell’estate - E nell’oasi naturale dal prossimo anno debutterà il birdwatching
Contenute le infrazioni segnalate dai vigilantes del Parco della Bosca, volontari della protezione civile di Morbegno, carabinieri in congedo, giacche verdi della Lombardia e guardie ecologiche della Comunità montana, incaricate dal Comune di presidiare nei weekend il polmone verde in riva all’Adda.
Il servizio è partito a giugno e proseguirà fino ad ottobre, ma in questi primi mesi di sperimentazione i comportamenti scorretti sono stati ,tutto sommato, limitati e circoscritti a pochi casi.
«Generalmente chi frequenta il parco rispetta i divieti - spiega Patrizio Gambetta, responsabile del gruppo morbegnese dell’associazione nazionale carabinieri - I più indisciplinati sono i proprietari di cani che non tengono al guinzaglio i loro animali come prevede il regolamento ed è capitato di fermare alcune auto non autorizzate ad entrare nel parco».
Una situazione sotto controllo, dunque, come conferma anche il referente delle giacche verdi Claudio Comini che si muovono nel Parco in sella ai loro cavalli. «Direi che la gente è generalmente corretta, anche il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti è limitato non essendoci molte zone attrezzate per il picnic all’aperto».
Intanto il Comune, insieme a Ersaf e al museo di storia naturale sta realizzando un nuovo progetto, coerente con il piano della riserva, che non è un parco cittadino, ricorda l’assessore all’Ambiente Stefano Ciapponi, ma un’oasi naturale che ha come obiettivo prioritario la riqualificazione ambientale e il ripristino del bosco ripariale con le sue specie tipiche di animali e vegetali. «Al parco della Bosca non vedremo mai il prato all’inglese, anche perché certe specie di uccelli, che dopo anni di assenza sono tornati in quest’area, si nascondono in mezzo all’erba alta - spiega Ciapponi - e poi l’accordo con gli agricoltori della zona prevede che alcuni prati possano essere ancora sfruttati a foraggio».
Dalla prossima primavera alla Bosca si potrà fare anche birdwatching. Per questo scopo sarà allestita una struttura in legno alta quattro metri dove saranno collocati 20 nidi, che si spera possano attirare l’attenzione soprattutto delle rondini e dei balestrucci, di cui da un paio d’anni si è riscontrata una forte riduzione. Non lontano dalla torretta sarà sistemato un capanno per gli avvistamenti. Da quando è stato istituito il Parco, nel fosso che è stato rinaturalizzato sono tornati rospi e rane e anche molte specie di volatili stanziali. In aumento anche gli avvistamenti degli uccelli migratori, tra cui anche la cicogna, che da tempo non sorvolava quest’area. n
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