Ponte Kennedy? «Strategico, ma fragile»

Allo studio l’ipotesi di trasformare il viadotto a due corsie

Lecco

Il Comune di Lecco si prepara a intervenire sul ponte Kennedy ma aspetta risposte da Anas e Regione. «Il ponte Kennedy è una struttura strategica, ma anche fragile. – spiega il sindaco Mauro Gattinoni - Le perizie tecniche già in nostro possesso indicano chiaramente che, senza un intervento di consolidamento, nel medio periodo potrebbe rendersi necessaria una riduzione permanente da tre a due corsie per garantire la sicurezza. Non si tratta di una scelta politica, ma di una valutazione tecnica che non possiamo ignorare. Proprio per questo, già nel marzo 2025, insieme ai sindaci del circondario, abbiamo inviato una lettera ufficiale, firmata dalla presidente della Provincia Alessandra Hofmann e dal vicepresidente Mattia Micheli, alla Regione Lombardia e ad Anas, indicando come priorità assoluta un intervento di riqualificazione e rinforzo strutturale del ponte Kennedy. Quella lettera al momento non ha ricevuto alcuna risposta. Chiarito che siamo noi i proprietari del ponte, il Comune di Lecco sta facendo la sua parte: con le analisi già a disposizione, e quelle che saranno ulteriormente necessarie, si predisporranno le misure che metteranno al centro la sicurezza dei cittadini».

Durante l’incontro pubblico sui ponti di Lecco svoltosi giovedì sera all’urban center della Piccola, l’ingegnere Alessandro Crippa, dirigente dell’area sviluppo e territorio del Comune di Lecco, aveva già precisato che, in base agli studi in mano al Comune, risalenti al periodo 2020 – 2021, i problemi strutturali del Kennedy sono tali per cui il suo assetto ideale senza interventi di adeguamento dovrebbe essere quello a due corsie, una per senso di marcia. In attesa che la situazione del Kennedy si sblocchi, da più parti si chiede a palazzo Bovara di ripristinare le due corsie di marcia sul ponte Azzone Visconti, rimuovendo la ciclopedonale. Al momento, va ricordato, il ponte Azzone Visconti è aperto in ingresso dal lunedì al venerdì dalle 6 alle 11 e in uscita tutti i giorni dalle 14 alle 20.

«Le attuali normative non permettono il ripristino del doppio senso di marcia per motivi di larghezza della carreggiata, di sicurezza e strutturali» ha precisato Gattinoni durante la serata. Un’affermazione contestata, tra gli altri, da Lorella Cesana di Lecco ideale, la quale ha evidenziato come, in base alle linee guida del Ministero sui ponti, sul ponte Vecchio ci sarebbe lo spazio per creare le due corsie di marcia senza i marciapiedi, opzione resa ancora più opportuna dall’imminente arrivo della ciclopedonale sul nuovo quarto ponte. «Si è mai pensato di intervenire sulla rotonda dove c’è l’Esselunga? – ha chiesto invece un cittadino dal fondo della sala – Il punto dove ci sono l’attraversamento pedonale e l’ingresso al supermercato è un tappo per la viabilità. Si è pensato da chiedere a Esselunga di chiudere quell’ingresso e in parallelo di trovare un’alternativa al passaggio pedonale?». Come precisato da Gattinoni, queste ipotesi per ora non sono state prese in considerazione dall’amministrazione.

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