«Poveri noi senza campane

Anche l’estate è andata via»

Una poesia sul caso di Olcio, dove il parroco ha zittito i rintocchi

Gilardoni: «A Bellano suonano ancora, e hanno anche i turisti»

Mandello

Da quando il parroco, don Mario Tamola, ha zittito le campane di Olcio con conseguente vibrata polemica dei parrocchiani: «L’estate è sparita. Sarà una coincidenza, ma è evidenza». E Massimo Gilardoni ci ha scritto una poesia.

Tra gli organizzatori della clamorosa protesta di qualche mese fa - per cui numerosi olcesi si erano aggirati per la frazione suonano le loro campanelle e campanacci - Gilardoni ne ha studiata un’altra che farà parlare e sorridere.

«Dopo la questione vissuta ad Olcio un paio di mesi fa riguardante la richiesta del blocco dei rintocchi notturni delle ore da parte di quattro persone residenti in paese e che avete ampiamente riportato sul giornale in più occasioni - dice Massimo Gilardoni - ho scritto una simpatica “poesia” in cui faccio notare una strana coincidenza: da quando non vi sono più i rintocchi l’estate è fuggita»Sarà un caso, appunto, ma oltre ai rintocchi è sparito anche il sole

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