
Cronaca / Tirano e Alta valle
Domenica 05 Gennaio 2014
Protesta in piazza
«Più sicurezza»
Indetta una grande manifestazione che coinvolgerà chi era impegnato nelle ronde e i cittadini - Dopo gli ultimi furti cresce l’allarme: «Se non facciamo più controlli noi chi c’è a proteggerci?»

Una grande manifestazione di piazza che coinvolgerà le persone che, nelle scorse settimane, hanno sorvegliato il territorio con particolare intensità nella prima serata (i ribattezzati “rondisti”), ma anche la popolazione in generale da Teglio fino Sondalo.
Tutti per strada per protestare contro la situazione d’allarme che si è venuta a creare con l’ondata di furti e per richiamare l’attenzione su questa emergenza anche al di fuori dei confini provinciali. Lo annuncia il gruppo dei “rondisti” di Bianzone – una trentina di persone – che ha deciso di scendere ancora una volta in campo, dopo che i furti sono ripresi a spron battuto a Bianzone.
«La gente ha paura, ma a noi le forze dell’ordine hanno suggerito di non organizzare più le ronde perché sono contro alla legge – dice il gruppo rondisti -. Ci siamo tirati indietro e cosa è successo? La notte di Capodanno è stata fatta razzia in cinque case. Così non si può andare più avanti». I ragazzi di Bianzone spiegano che le ronde sono partite domenica 8 dicembre, nei primi tre giorni sono state effettivamente esagerate, «la gente era troppo carica – ammettono – e ancora impreparata. Sono avvenuti inseguimenti, ma poi abbiamo capito che in quel modo non poteva andare. Ogni paese si è organizzato per sé, il nostro compito era solo quello di fermarci con l’auto agli incroci e tenere controllato il passaggio delle auto segnando la targa di quelle sconosciute. Qualche auto faceva il giro del paese e, in caso di movimenti sospetti, abbiamo avvisato i carabinieri o la polizia. Eppure l’azione da parte delle istituzioni e dei vertici delle forze dell’ordine è stata contro di noi. Neanche fossimo noi i ladri».
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