“Spunta” un terreno privato

Il centro remiero si ferma

Non tutta l’area interessata dall’opera è di proprietà comunale

Adesso toccherà alla prossima amministrazione pensarci

Galbiate

Canoe per nessuno: finisce in freezer il centro remiero che, per l’intera legislatura, era sembrato dovesse sorgere sul lungolago di Sala al Barro.

Soldi e limiti alla spesa pubblica, per stavolta, c’entrano poco: «Avanzando nella progettazione ci siamo accorti che l’area interessata non era interamente comunale», informa il sindaco Livio Bonacina.

A questo punto, mancano i tempi tecnici (l’attuale amministrazione decadrà tra circa sei mesi) per rimettere le cose a posto: «Il problema è intavolare l’accordo con la proprietà, che non è di Galbiate – dice il sindaco – Peraltro, va avviata una trattativa con gravi limiti di manovra. Infatti le attuali normative rendono pressoché impossibile l’acquisizione di nuovo patrimonio pubblico e spingono semmai i Comuni a vendere quello che hanno. Insomma, la procedura è un imprevisto con pochi margini: non pensiamo proprio di intraprenderla adesso».

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