
Economia / Sondrio e cintura
Giovedì 31 Luglio 2025
Bper-Bps, la Cisl: «Non si perdano
le radici di banca popolare»
Per Riccardo Colombani, segretario generale della First Cisl, è cruciale che Bper, nel momento di maggiore espansione, non perda la propria identità cooperativa e sappia valorizzare la cultura d’impresa della Popolare di Sondrio, «realtà storica e profondamente radicata nel tessuto valtellinese»
Sondrio
Terzo gruppo a livello nazionale e prima realtà in Lombardia per presenza territoriale: non si perdano, però, le radici di banca popolare. Mantenendo solidi punti di riferimento per i cittadini e valorizzando la storia di chi è banca di comunità da più di un secolo. Arriva da Riccardo Colombani, segretario generale della First Cisl, che commenta i dati dell’ultimo osservatorio sul calo delle filiali, il monito a Bper dopo l’acquisizione della Popolare di Sondrio. Un’operazione che ridisegna la geografia bancaria, ma che - avverte il sindacalista - non deve snaturare il ruolo degli istituti nei territori. «Il risiko bancario in atto - sottolinea Colombani - sta modificando i rapporti di forza tra i gruppi. Una banca con origine popolare come Bper, storicamente radicata in Emilia-Romagna, è oggi, con l’integrazione della rete della Popolare di Sondrio, la prima realtà in Lombardia, detenendo quasi il 18% delle filiali della regione».
Per il sindacalista è cruciale che Bper, nel momento di maggiore espansione, non perda la propria identità cooperativa e sappia valorizzare la cultura d’impresa della Popolare di Sondrio, «realtà storica e profondamente radicata nel tessuto valtellinese». Colombani ricorda che l’Antitrust ha imposto la cessione di sole sei filiali (cinque di Bper e una di Popolare) e invita la banca a non andare oltre le richieste, continuando a presidiare anche territori come Sardegna e Calabria, dove la presenza del gruppo è storicamente rilevante.
Il segretario sindacale vede nel percorso di crescita di Bper un modello di equilibrio tra interessi del lavoro, delle famiglie, delle imprese e degli azionisti, anche in aree economicamente più fragili. Una riflessione che interessa da vicino la Valtellina, dove la Popolare di Sondrio ha rappresentato negli anni un punto di riferimento per credito e sviluppo locale. «Si può coniugare l’interesse del lavoro con quello degli azionisti, delle famiglie e delle imprese – dice -. La territorialità è elemento inscindibile della cooperazione a mutualità prevalente».
Lo sguardo si allarga poi al sistema delle Bcc: il gruppo Iccrea è oggi secondo in Italia per numero di sportelli, vicino a Intesa Sanpaolo, mentre Ccb è quinto. «È auspicabile – conclude – che le Bcc rafforzino il loro ruolo, trovando equilibrio tra coordinamento dei gruppi e autonomia delle singole banche, e utilizzando il capitale disponibile per aumentare la presenza sul territorio». Un richiamo che riguarda da vicino la provincia di Sondrio, dove un tessuto socio-economico frammentato e fatto di piccole e piccolissime imprese richiede banche di comunità vicine alle famiglie e al credito locale che non seguano solo gli algoritmi.
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